Dante e Virgilio tra i peccatori degli …uffici

Il video Ufficiosa commedia secondo classificato al concorso riservato agli studenti

nell’ambito del “Premio Biella letteratura e industria”

gli attori dell uficiosa commediaIl giovane Dante cerca lavoro. Varcata la soglia di una ditta, è aggredito da tre loschi buttafuori, per sua fortuna allontanati dal dott. Virgilio che lo sta attendendo. Prima di accedere al sospirato colloquio gli tocca affrontare un insidioso percorso: deve attraversare un rumoroso open space dove gli impiegati “senza infamia e senza lode” sono stati isolati in modo che non facciano danni altrove; commiserare due dipendenti, Paolo e Francesca, costretti a trasportare secchi e scope per scontare il loro peccato (“Galeotto è stato un file excell…” rivela la ragazza ad un Dante allibito); gustare un caffè davanti ad un distributore su cui si avventano inutilmente gli impiegati golosi;  affacciarsi all’interno di un ufficio nel quale l’ingegner Ugolini, recentemente rilasciato da un carcere sovraffollato in cui ha patito la fame,  rode il cranio di un collega; ascendere ai piani superiori non prima di essere “timbrato” da un efficientissimo liftman; osservare nei reparti una processione di impiegati che “purgano” la loro superbia (“Hanno sempre in tasca l’ultimo ritrovato di melafonino ma chiamano gli amici  con il telefono della ditta…Non le  dico quando il capo l’ha scoperto…Un po’ di lavoro manuale gli farà abbassare le ali!” rivela il dott. Virgilio); abbandonare la sua guida e, finalmente, accompagnato da un’avvenente segretaria, la signorina Beatrice, incontrare il grande capo che circonfuso da un alone divino sembra volerlo accogliere a braccia aperte. Un suono di campane rende mistica l’atmosfera… ma è la sveglia dell’iphone di Dante che viene riportato alla realtà: si è trattato di un incubo scatenato dall’imminente verifica sulla Divina Commedia.

Questa la trama dell’Ufficiosa commedia, che venerdì 22 novembre, presso l’auditorium di Città Studi,  è valsa  la “medaglia d’argento” (vincitore è stato il bel documentario  Spazi di lana”di Elisa Gentile) ai ragazzi della V E LST, nella categoria video del concorso proposto agli studenti dal Gruppo Giovani Imprenditori sul tema Il lavoro nel Biellese e i suoi spazi.

“Le riprese non sono state un’impresa facile” ha esordito il regista Mirko Tanzi “ma il peggio è stato il montaggio che mi ha costretto a fare le ore piccole più di una volta… Il traguardo raggiunto è, quindi, molto gratificante, soprattutto se si pensa che il video è stato prodotto da dilettanti, autodidatti in materia, dotati di una macchina fotografica, qualche telefonino-microfono nascosto nelle tasche, un carrello traballante e…. un ramoscello d’alloro. Avrete capito che ci siamo divertiti un sacco…”

“La scelta del soggetto ci ha posto davanti a una sfida” gli fanno eco gli attori- sceneggiatori Marco Liffredo (Virgilio, chi scrive) e Matteo Fois (Dante) “Adattare al mondo del lavoro una pietra  miliare della letteratura italiana e condensarla in pochi minuti ha richiesto un certo impegno, anche per un’interpretazione così leggera che speriamo sia riuscita a far sorridere”
alcune sequenze dell'ufficiosa commedaiAl progetto, coordinato dalla professoressa Monica Aguggia, hanno preso parte, oltre agli allievi già citati, Chiara Confortino, Noemi Zerbola e Corrado Panzeri, nel ruolo delle tre fiere; Francesca Carnazzi e Andrea Baroni (Francesca e Paolo); Massimiliano Carecchio ( Ugolino); Luca Colomba (l’angelo guardiano); Giulia Bonesio (Beatrice); Vera Lugari e Domiziana Marasco (superbi e golosi); fondamentale è stato il supporto dei dipendenti e dei titolari della filatura Zegna Baruffa che hanno fatto da comparse “infernali” e “paradisiache”.

Chi, dopo la lettura dell’articolo, volesse azzardarsi a ripercorrere i tre regni ultraterreni, deve semplicemente cliccare www.vimeo.com/80137502 e www.vimeo.com/77086911 per il backstage

 

Marco Liffredo