Giornate FAI di primavera

Sabato 22 e domenica 23 marzo oltre 600 mila italiani hanno dedicato un po’ del loro tempo alla cultura, visitando edifici spesso ignorati delle proprie città. In questi giorni, infatti, si è tenuta la XXII edizione  delle “Giornate FAI di primavera”.

Qualcuno si potrebbe chiedere a questo punto cosa sia il FAI.

Per chi non lo sapesse, il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è una fondazione italiana senza fine di lucro. È nata nel 1975 con lo scopo di tutelare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici. Per la fondazione è fondamentale educare e sensibilizzare alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura. Per questo motivo, dal 1992 ogni anno il FAI coinvolge le scuole di tutta Italia in una manifestazione che offre la possibilità di visitare numerosi beni normalmente chiusi al pubblico. Durante queste giornate sono stati aperti più di 750 luoghi; ciò è stato possibile grazie all’impegno dei volontari FAI (che quest’anno sono stati oltre 7000 in tutta Italia) e  degli studenti delle scuole secondarie superiori che hanno collaborato, come guide, garantendo l’ottima riuscita dell’evento.

Anche Biella ha partecipato alla manifestazione aprendo ben 11 proprietà. Tra queste era presente la sede in via Torino dell’Unione industriale biellese, edificio progettato dall’architetto Nicola Mosso, la cui costruzione venne iniziata il 26 maggio 1938 e ultimata il 13 ottobre dello stesso anno. L’Unione Industriale Biellese è ancora oggi l’espressione dello spirito associativo che fin dal XIX secolo e precisamente dal 1864, con la nascita della “Società dei fabbricanti di pannilana”, ha animato gli imprenditori biellesi.

Un altro edificio protagonista di questo evento è stata la chiesa dei ss. Giacomo e Stefano di Sagliano Micca, che nel 2014 celebra i suoi 400 anni. Notevoli sono le decorazioni e gli arredi lignei del suo interno realizzati nel tempo da vari esponenti della famiglia Serpentiere.

Questi due edifici in particolare hanno ospitato gli studenti dell’IIS “Q. Sella” che, coordinati  dalla professoressa Clara Dadda e dal professor Marco Zerbola  e aiutati dagli esperti,, hanno avuto l’occasione di cimentarsi in una nuova esperienza diventando per un giorno ciceroni nei luoghi del proprio territorio. Grazie a questa opportunità molti ragazzi hanno potuto approfondire le proprie conoscenze e condividerle con i visitatori; ciò dimostra come simili manifestazioni  siano importanti sia come servizio culturale per i visitatori, sia come occasione di apprendimento per i giovani.

 

Teresa Zorzi  e Pietro Patergnani