Fino al 19 marzo a Milano sarà possibile visitare “Real Bodies”, una mostra mirata a spiegare l’anatomia umana attraverso veri corpi umani trattati con speciali processi per la loro conservazione.
La nostra classe insieme alla 4^ D LSSA si è recata in visita alla mostra martedì 24 gennaio accompagnata dalle proff. Novaretti, Gannio e Manera.
La mostra è divisa in più parti che si concentrano su diversi ambiti che vanno dall’ apparato scheletrico o circolatorio fino allo sviluppo embrionale. Tutto ciò è reso possibile da un processo di plastinazione che, attraverso l’estrazione dai corpi di liquidi biologici e l’iniezione al loro interno di sostanze chimiche per la conservazione dei tessuti, ci permette di osservare l’anatomia umana pressoché intatta.
L’esposizione è da apprezzare da un’ottica prettamente scientifica piuttosto che artistica; il suo scopo è infatti la visione diretta degli apparati del corpo umano che possono risultare anche molto complessi, se non è possibile osservarli concretamente. Un altro aspetto importante della mostra è che aiuta a comprendere come alcune parti del corpo che crediamo di conoscere bene lavorano durante la quotidianità o in situazioni particolari di sforzo fisico: alcuni corpi sono esposti, infatti, in posizioni che riproducono alcuni movimenti frequenti, come ad esempio quello effettuato andando in bicicletta.
Per questa impostazione didattica e grazie alle spiegazioni delle docenti che ci hanno accompagnato, la mostra non ha assunto quella connotazione quasi macabra che, a un primo impatto, le si potrebbe attribuire: la nostra attenzione si è interamente spostata sulla sua valenza scientifica che l’ha resa, dunque, accessibile anche ai più impressionabili. Nonostante questo, alcuni miei compagni non hanno gradito e si sono allontanati dalle sale!
Sicuramente “Real Bodies” rappresenta un’originale opportunità per approfondire argomenti affrontati in classe: ora lo studio dell’anatomia avrà dei punti di riferimento più chiari.
Giacomo Cortese 4^A LSSA
