Italiano per stranieri

16L’inclusione passa attraverso la lingua

Da molti anni ormai il nostro Istituto aiuta gli studenti recentemente giunti in Italia a imparare la nostra lingua, al fine di assicurare loro la preparazione indispensabile a seguire i corsi che frequentano presso la nostra scuola.

Il corso, di nove ore settimanali, tenuto dalle professoresse Paola Lanza e Michela Borri e coordinato dalla prof.ssa Michela Brancaleon (responsabile per l’insegnamento agli stranieri), non è solo finalizzato all’apprendimento delle varie discipline, ma ha anche lo scopo di migliorare o almeno facilitare l’integrazione dei ragazzi nel territorio: parlare la nostra lingua è, infattti, uno strumento chiave per l’inclusione.

I sei ragazzi che stanno attualmente partecipando all’iniziativa provengono da ogni angolo del pianeta. “E’ come avere il mondo attorno a un tavolo”, ci dice la professoressa Lanza, mentre è impegnata nella lezione. La docente ci spiega anche come sia difficile organizzare gli interventi didattici data la rilevante disomogeneità del livello di preparazione. Alcuni studenti sono qui solo da pochi giorni; altri da mesi; alcuni hanno dimestichezza col francese, che li aiuta con l’italiano; altri hanno, invece, una lingua madre lontanissima dalla nostra.

“Per me è molto difficile imparare l’italiano perchè il tailandese ha anche un alfabeto completamente diverso”, ci conferma Setthanan Atipakawat, che si tratterrà a Biella per un anno nell’ambito di uno scambio interculturale. Ismael Khayi, che non è in Italia per la prima volta, parla in modo essenziale ma è già in grado di capire la nostra lingua piuttosto bene. Altri studenti come Atif, Michael, Breno e Asha sono ancora alle prime armi, tuttavia si dimostrano molto motivati.

Asha, l’unica ragazza del corso, è somala ed è qui da pochi mesi poiché la sua famiglia ha deciso di raggiungere la nonna che vive nel nostro Paese da tempo; sta studiando per affrontare l’esame di licenza media, qualificazione inesistente in Somalia. Atif e Michael, trasferitisi molto di recente con le rispettive famiglie, hanno ancora grandi difficoltà  ma, spronati dalla professoressa, riescono già a comporre qualche frase corretta.

L’impegno delle insegnanti è visibile e i sei studenti riusciranno, piano piano, a imparare l’italiano; quando saranno in grado di parlarlo il compito delle docenti non sarà, però, esaurito; altri studenti arriveranno e avranno, come loro, lo stesso urgente bisogno di comunicare.

 

Pietro Beltrami e Denis Parlamento, V B Liceo delle Scienze applicate