A Cernobbio si parla di Industria 4.0. con gli allievi di Città Studi

Biella, 8 febbraio. Il 30 gennaio scorso gli allievi del triennio SM-TAM e della 5a CMB-CM, accompagnati dai professori Meloni, Minero, Miotto, Pissardo e dall’interprete LIS Valentina Magni, sono stati ospiti della MESSE FRANKFURT ITALIA S.r.l. in occasione del convegno “Industria 4.0: trasformazione digitale dei processi e sviluppo dei prodotti tessili. Sfide e opportunità”.  L’incontro si è svolto nel salone principale di Villa Erba a Cernobbio, la lussuosa residenza di fine Ottocento affacciata sul Lago di Como.

Il tema del convegno è stato introdotto dal filosofo Franco Bolelli che ha spronato il pubblico a manifestare sempre atteggiamenti costruttivi, sottolineando l’importanza di sviluppare il senso di responsabilità personale nei giovani. Poi ha invitato i ragazzi stessi a riflettere sulla domanda “Cosa voglio dalla mia vita?” e a lottare per concretizzarne la risposta.

Sono seguite due tavole rotonde moderate dal giornalista Franco Canna e composte da rappresentanti di industrie, associazioni o studi legati al mondo tessile, nel corso delle quali i relatori hanno toccato il tema della trasformazione digitale sotto diversi punti di vista: dalle potenzialità della stampa digitale, alla diffusione della robotica, che attraverso una corretta applicazione può migliorare la qualità e aumentare i posti di lavoro in azienda, all’automazione sempre più integrata dei processi tessili.

Parte del dibattito ha anche riguardato i rapporti tra formazione e lavoro. Nonostante la diversità dei campi, sono emerse alcune osservazioni comuni: la necessità di competenze ed energie nuove, l’importanza dell’apertura mentale, della disponibilità a viaggiare e della conoscenza delle lingue straniere.

In generale, è stata constatata anche una difficoltà della scuola a rispondere alle esigenze dell’industria in continua evoluzione e rilevata la carenza sul mercato di tecnici quali disegnatori a mano e al CAD, tecnologi tessili, stampatori, tintori. I relatori hanno proposto diverse soluzioni: reintrodurre i diversi indirizzi tessili nel triennio, valorizzare gli ITS, richiedere interventi politici condivisi ai Ministeri del Lavoro, della Scuola e dell’Economia (come accade in Germania), mappare le competenze delle scuole e dei corsi di formazione e ripristinare i corsi di Ingegneria tessile a Bergamo e presso il Politecnico di Torino.

Dal dibattito è inoltre emersa la necessità di ripristinare le ore di laboratorio e di un più stretto dialogo tra scuola ed azienda, al fine di formare giovani preparati ad affrontare le continue innovazioni nel modo del lavoro.