NON PER SESSO, PER AMORE

Nella mattinata del 12 dicembre le nostre classi terze CMB.CBS hanno partecipato, insieme alle classi di altri istituti biellesi, al convegno sui temi adolescenza, educazione, affettività, rispetto e sessualità, organizzato dall’Associazione “Insieme è … di più” e intitolato “Non per sesso, per amore”.

Parlare di sesso agli adolescenti ne favorisce la presa di coscienza riguardo ai rischi fisici ed emotivi, facendo in modo che abbiano una base dalla quale iniziare l’esplorazione della propria sessualità. Parlare di sesso non dovrebbe essere un argomento imbarazzante: anche se inizialmente può risultare difficile affrontare tale tematica, l’imbarazzo, poi, dovrebbe sparire.

I giovani presentano dubbi, ricevono informazioni contraddittorie e si trovano esposti a una moltitudine di esperienze; occorre quindi parlare di sesso per smantellare dei tabù ancora presenti.

I siti internet, con video che sfociano spesso nella pornografia, e le tante pubblicazioni, talvolta senza valenza scientifica, distorcono la visione dei ragazzi in merito a sessualità e relazioni.

I giovani di oggi hanno meno rapporti delle generazioni precedenti, forse a causa della tecnologia che ostacola la comunicazione verbale e corporea. Si è infatti più liberi davanti una fotocamera e diventa più difficile affrontare un incontro fisico perché ci si sente inadeguati. Ma il sesso non è una questione di numeri, di dimensioni: bisogna saperlo fare bene conoscendo il proprio corpo e rispettando il corpo del partner.

Un incontro formativo/informativo come quello di oggi agevola pertanto la comunicazione per rafforzare l’autostima e rendere i nostri adolescenti meno vulnerabili. Esplorare la propria sessualità è qualcosa di naturale, ma nessuno è obbligato a farlo contro la propria volontà. Bisogna imparare che “no” è una parola potente, che indica rispetto dei desideri dell’altra persona: è stato infatti sottolineato come si possa incorrere in accuse di molestie e violenza anche solo per l’azione di toccare o baciare quando non c’è una reciproca e condivisa volontà.

Grazie alla psicologa-psicoterapeuta Simona Ramella Paia, docente di sessuologia, alle ostetriche dell’ASL BI Elisabetta Mosca ed Elisa  Franco, all’ispettore della Polizia Postale di Torino e all’avvocato penalista Nicoletta Solivo, si sono toccate tematiche complesse, con serietà ma anche con un po’ di ironia, che hanno senza dubbio coinvolto i ragazzi presenti. 

Al termine, il plauso di tutti gli intervenuti è andato all’Associazione, che si è fatta carico di affrontare un argomento non facile ma assolutamente di grande impatto.

Professor Stefano Laurora