LIBRI CARTACEI ED E-BOOK, CONFRONTO ECOLOGICO

Di articoli sullo “scontro” tra libri cartacei ed e-book ne sono già stati scritti parecchi, questa volta, quindi, sposterò l’attenzione sulla questione ecologica: quale metodo di lettura è più ecologico? Gli studi a riguardo sono molti e i risultati sono spesso differenti tra loro, a grandi linee però emergono delle conclusioni comuni. 

Se si considera unicamente la produzione del “mezzo”, il libro cartaceo è nettamente più ecologico di un e-reader: secondo uno studio¹ la quantità di CO2 emessa durante la produzione di un libro si attesta su circa 7-8 Kg mentre quella di un e-reader è di ben 170 Kg; questo è dovuto soprattutto al fatto che la realizzazione di un dispositivo del genere richiede lo sfruttamento di terre rare per ricavare i materiali necessari: secondo i dati GPI¹ (Green Press Initiative), per produrre un e-reader bisogna estrarre circa 33 Kg di minerali. 

Ovviamente, però, c’è una differenza importante di cui tenere conto: un e-reader può contenere molti più testi di un libro cartaceo singolo, infatti, dopo circa 10-15 volumi scaricati e letti, l’e-reader “pareggia i conti” con la carta. Le variabili in gioco sono però molte, ad esempio la modalità con la quale si compra un’opera: si può acquistare recandosi in libreria e dunque è necessario calcolare l’impatto del trasporto dei libri nei vari punti vendita, ma anche dello “spreco” prodotto dalle copie rimaste invendute e rispedite alla casa editrice; oppure si può comprare un libro online e riceverlo direttamente a casa, con le conseguenti emissioni prodotte dal mezzo di trasporto utilizzato. Tralasciando il discorso dell’acquisto, secondo uno studio del 2012², l’impatto ambientale provocato dai trasporti durante il processo produttivo di un libro è invece quasi ininfluente. 

In conclusione, non c’è una scelta decisamente più ecologica dell’altra: per quanto riguarda gli e-book, quindi, più se ne leggono (sullo stesso dispositivo) e più si abbattono le emissioni del processo produttivo. Però bisogna ammettere che i libri “in carne e ossa” hanno un asso nella manica: poter essere presi in prestito da una biblioteca, evitando così del tutto la produzione di un nuovo testo e il trasporto dello stesso (se non quello utilizzato per recarsi in biblioteca), permettendo di abbattere sensibilmente, se non azzerare, l’impatto ambientale. 

Pietro Zanacchi  | 4a C ls.sa m 

¹ Industrial Design Consultancy, Babcock School of Business, U.S. Environmental Protection Agency, Green Press Initiative, Marmol Radziner Prefab, Discovery Magazine, Apple, Cleantech Group analysis 

² Wells, Jean‐Robert & Boucher, Jean‐François & Laurent, Achille-B & Villeneuve, Claude. (2012). Carbon Footprint Assessment of a Paperback Book. Journal of Industrial Ecology – J IND ECOL. 16. 10.1111/j.1530-9290.2011.00414. X.