Storie di… cavalli, con Caterina e Sara

Intervista doppia sull’equitazione a Caterina Aliatta e a Sara Rovetti della 2°H IT.ST.CMB.

Quanti anni hai? 

Caterina: Ho 14 anni 

Sara: Ho 15 anni 

A che età hai iniziato a fare equitazione? 

Caterina: Ho iniziato a fare equitazione quando ero molto piccola, avrò avuto 5 o 6 anni: montavo ancora il pony; poi per un certo periodo ho smesso e ho ricominciato 2 anni fa in un nuovo maneggio.   

Sara: Ho iniziato a fare equitazione circa a 11 anni. 

Cosa ti ha spinto a fare equitazione? 

Caterina: Fin da piccola sono sempre stata “attirata” dai cavalli, da piccola mi piaceva vederli pascolare, e man mano che il tempo passava capii che si trattava di una vera e propria passione. Chiesi a mia mamma di provare a fare qualche lezione e da quel momento me ne sono innamorata. 

Sara: I cavalli mi sono piaciuti sin da piccola e avrei sempre voluto iniziare questo sport. Dopo un po’ di tempo i miei genitori hanno capito che poteva nascere una passione e mi hanno permesso di iniziarlo. 

Cha cavalcata fai? 

Caterina: Ho sempre fatto monta inglese. 

Sara: Monta inglese 

Parlaci un po’ del tuo cavallo 

Caterina: Non ho mai avuto un vero e proprio cavallo “mio” (di mia proprietà) però mi sono affezionata tanto a un cavallo nel maneggio in cui vado ora. Si chiama Winnie ed è un cavallo pezzato maschio, è una testa dura, però mi sono affezionata a lui fin da subito. Ho sempre sognato di avere un cavallo tutto mio, anche quando ero piccola, è tutt’ora il mio sogno nel cassetto e spero che un giorno si potrà avverare. 

Sara: Non ho un cavallo tutto mio. Mi piacerebbe averlo, ma, oltre alle spese, bisognerebbe dedicargli davvero tanto tempo e io non so se per adesso ci riuscirei. 

Che cosa consiglieresti alle persone che vogliono intraprendere questo tipo di sport? 

Caterina: L’ equitazione è uno degli sport più pericolosi che ci siano, devi avere tanta pazienza e decisione e deve esserci soprattutto passione. L’equitazione, secondo la mia opinione, è una pratica dove più che altro bisogna cercare di capire il cavallo e cercare di diventare un “tutt’uno”; nel senso che l’equitazione non è fatta solo di frustino e speroni: proprio per questo bisogna avere tanta pazienza, per riprovare e riprovare quando il cavaliere e il cavallo non si capiscono. Consiglio più di tutto di rispettare il cavallo e credere in sé stessi. 

Sara: Credo che l’equitazione sia uno sport davvero bello e che ci vada tanta passione. Consiglierei a coloro a cui piacciono i cavalli di provare ad iniziarlo, perché, nel caso in cui nascesse una passione, sono sicura che diventerebbe qualcosa di davvero essenziale. Non bisogna sottovalutarlo, perché anche se vedendo da fuori può sembrare diversamente, è uno sport impegnativo e ci va pazienza; quindi, prima di iniziarlo si deve prendere in considerazione che bisognerà dedicargli del tempo. Penso che oltre ad essere un bello sport sia un modo, se questo piace, per stare del tempo insieme ai cavalli e anche instaurare un legame. Attraverso a questo sport, si impara a conoscersi meglio. 

Elena Baruffa
2°H IT.ST.CMB