Giovedì 5 dicembre si è svolto al Palazzetto dello sport il “Fair Play”: una giornata completamente dedicata allo sport alla quale hanno partecipato quattro classi del nostro istituto (2A del liceo, 1H iti, 2F del liceo e 1D del liceo) accompagnate dalle professoresse Azario e Repetto; questa giornata era volta a portare i giovani al rispetto dell’avversario e delle regole del gioco senza l’arbitro in campo.
In questa giornata si sono svolti tornei di basket (con due canestri per giocare tre contro tre) e di pallavolo (con tre campi di cui uno per le scuole medie che hanno partecipato alla giornata).
Tutte le squadre era miste per età e per sesso e solo quelle di pallavolo se ne contavano ben 24 con nove giocatori (perciò la rotazione avveniva in campo) mentre quelle del basket erano 20 con soli tre giocatori. Ogni squadra ha giocato per 7 minuti (tranne l’ultima che ne ha giocati soli 6), c’erano inoltre dei ragazzi che si occupavano di segnare il punteggio e il susseguirsi di squadre in campo.
Per i partecipanti che avevano tempi morti e non sapevano cosa fare si è tenuto nella palestrina un piccolo corso di danza (moderna e hip-hop) con due istruttori.
Nel frattempo per le strade biellesi si è svolta una staffetta, cioè un gruppo di studenti (tra i quali diversi nostri ragazzi di quinta) che, collaborando, hanno fatto passare la bandiera del Fair Play davanti a tutte le scuole di Biella e davanti a luoghi come il comune, la questura, ecc… la bandiera è arrivata al Palazzetto alle 11.50 ma prima, i ragazzi che hanno partecipato alla giornata, hanno assistito alla presentazione di tre giovani promesse del basket che giocano nella Pallacanestro Angelico Biella nel campionato DNA Gold che erano: Simone Berti, Matteo Chillo e Nicolò Devico da parte di coach Federico Danna.
Alla conclusione dell’evento tutte le scuole hanno ricevuto una targa in cristallo in ricordo dell’evento, mentre i ragazzi hanno ricevuto un braccialetto; le professoresse accompagnatrici affermano che il bilancio della giornata è stato positivo in quanto tutti i ragazzi sono stati partecipi dell’evento e hanno giocato in maniera sportiva a pieno contatto con il divertimento e non la grande paura di perdere e la grandissima voglia di vincere che molte volte “seda” il divertimento dello sport di squadra.