“Smettere di fumare è facilissimo. Lo so perché l’ho fatto un migliaio di volte.”
Mark Twain
Il decreto entrato in vigore il 12/09/2013 stabilisce che il divieto di fumo “è esteso anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie”, inoltre “è vietato l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie”.
Si tratta di una revisione della legge del 16/01/2003, Tutela della salute dei non fumatori, che ha imposto il divieto di fumo a tutti i locali chiusi, con le sole eccezioni dei locali riservati ai fumatori e delle abitazioni civili.
Il divieto riguarderà tutti, studenti ma anche docenti, dipendenti degli istituti, esperti esterni, genitori, “chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell’Istituto”.
“L’infrazione al divieto è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria, [..] il cui importo va da un minimo di 55,00 Euro fino ad un massimo, in caso di recidiva, di 550,00 Euro”.
“I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare“.
I portavoce del decreto insistono sulla necessità del divieto come “fattore educativo“.
“È stata estesa la legge Sirchia alle scuole con il divieto di fumo, per dare un segnale molto forte al fatto che la scuola è un luogo di formazione e educazione” ha annunciato il presidente Letta.
Il divieto non vuole dunque avere una “etichettatura repressiva”, ma si pone “piuttosto come una connotazione educativa, e si inquadra nell’ambito di un più generale obiettivo di prevenzione dalle dipendenze e di una formazione a sani e corretti stili di vita”.
Già la legge del 2003 si poneva come “non contro i fumatori, ma contro il fumo che [..] è cancerogeno per l’uomo. La legge intende tutelare la salute dei non fumatori, non mira a far smettere di fumare [..]”.
Voi cosa ne pensate?
Ritenete corretta l’applicazione del divieto, con le relative sanzioni?
È un decreto che svantaggia i fumatori o che avvantaggia i non fumatori?
Dove la libertà individuale, si scontra con quella degli altri studenti e con il compito educativo della scuola?
Il decreto viene davvero applicato in tutti gli istituti?
..E per quanto riguarda le sigarette elettroniche?
La redazione