La gara nazionale di meccanica è una gara tra studenti del quart’anno degli Istituti Tecnici di tutta Italia, che hanno evidenziato nel corso del secondo biennio un profitto di eccellenza e dimostrato un marcato interesse per le discipline di Meccanica, Tecnologia e Disegno. La prova consiste in due scritti da cinque ore ciascuno, di difficoltà generalmente superiori a quella dell’Esame di Stato. La prima prova verte sulla Meccanica e consiste nella verifica di un insieme di particolari meccanici relativi a un’attrezzatura o a un macchinario e in un suo eventuale ri-proporzionamento. La seconda prova consiste nel realizzare il disegno di progetto di alcuni particolari meccanici relativi alla prima prova, utilizzando programmi C.A.D. 2D.
La gara si svolge ogni anno nella scuola dell’allievo che ha vinto l’edizione precedente. Quest’anno ho partecipato alla gara nell’istituto Rossi di Vicenza, con il quale mi complimento per l’organizzazione della gara e per le visite pomeridiane, perché hanno fatto sentire tutti noi studenti come se fossimo di casa. Anche la scelta del luogo dove alloggiare mi è sembrata molto curata, ma per molti studenti condividere la stanza con un altro ragazzo è stata una vera e propria esperienza.
Desidero ringraziare la scuola che mi ha permesso di fare questa bellissima esperienza e specialmente il professor Moisio, che mi ha sempre seguito nei giorni della gara e riempito di consigli su come gestire il tempo e… anche lo stress. A esser sincero, quando il mio insegnante di Meccanica mi chiese se volevo partecipare, avevo accettato pieno di euforia, anche se non credevo di poter di raggiungere un buon risultato, ma dato che la gara si sarebbe svolta parecchi mesi dopo, quel giorno mi tranquillizzai; però più si avvicinava la gara, più l’agitazione saliva, specialmente nei giorni a ridosso degli scritti.
Quando arrivammo a Vicenza con il treno, la sera precedente la prima prova ero talmente agitato, emozionato, che la notte sognai di dimensionare un pezzo meccanico! Iniziai a tranquillizzarmi solo quando, svolgendo la prova, capii che non avrei fatto niente andando avanti così e, ricordandomi i consigli del mio insegnante, mi calmai, tanto che le cinque ore della prima prova volarono. Finita la prova, che penso ancora adesso fosse molto difficile, siamo andati a mangiare e poi abbiamo fatto un piccolo tour guidato della città (dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO), andando a visitare il centro storico e il bellissimo Teatro Olimpio. Alla sera, rientrati in hotel, abbiamo partecipato alla cena di Gala! Tutti gli insegnanti e tutti gli allievi erano in “tiro”, tutti elegantissimi in giacca e cravatta, sembrava di partecipare ad un matrimonio, ma senza la sposa ahahhha.
Il giorno dopo abbiamo affrontato la seconda prova, che ho trovato più semplice della prima, anche se mi è sembrata molto lunga, probabilmente la stanchezza cominciava a farsi sentire.
Finita la seconda prova, abbiamo mangiato un po’ di corsa per poter prendere il treno per tornare a casa e salutato i compagni di avventura, conosciuti durante queste indimenticabili tre giornate, con cui sento di aver condiviso un’esperienza molto importante. Mai, però, avrei pensato di vedere, un mese dopo, il mio nome in classifica al terzo posto, che gioia che ho provato!
Tinelli Fabio , Itis Q.sella Biella