La storia raccontata attraverso lo sport
Niccolò Mello incontra gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo dell’IIS “Q. Sella”
Di sport e di storia ha parlato Niccolò Mello, redattore sportivo del Biellese, agli studenti del Liceo Scientifico Sportivo dell’IIS “Q. Sella”: grande appassionato di calcio, ma anche “archeologo dei sentimenti, delle notizie, degli scaffali” come l’ha definito Roberto Beccantini nella prefazione al suo bel libro, ha spiegato come le vicende dello sport possano contribuire a rendere più chiaro e vivido il quadro di vicende storiche che, altrimenti, proprio ai giovani, apparirebbero fredde e lontane nel tempo. E’ stato l’interesse per gli eventi del passato a spingerlo a raccontare, nel suo Salvate il soldato pallone, la vita di undici coppie di calcatori coinvolti nella tragedia della Seconda guerra mondiale. Forse, ha suggerito, la “chiave” dello sport potrebbe essere utilizzata per aiutare i ragazzi ad addentrarsi, attraverso vie meno tradizionali, nella conoscenza e nell’indagine storica: perché non parlare di Carlos e Smith per affrontare l’analisi delle discriminazioni razziali? Oppure della nazionale francese che conquista il terzo posto ai Mondiali del ’58, orfana, però, di alcuni suoi giocatori di origine algerina, tornati volontariamente a combattere per la loro terra?
Mello ha parlato agli studenti anche di buoni (e cattivi…) esempi che vengono dal mondo dello sport e soprattutto del calcio e della necessità, per chi pratica attività sportive anche a livello agonistico, di mettere al primo posto, nella scala dei propri valori, la correttezza dei comportamenti. “Mister Prina ai giovanissimi che si affacciavano al mondo del calcio, insegnava, come prima attività, ad allacciarsi bene le scarpe in segno di rispetto per se stessi e per compagni ed avversari” ha ricordato.
Di “buone pratiche” sportive, noi biellesi, soprattutto in queste ultime settimane, possiamo andare fieri. Nicole Orlando ne è l’ultima meravigliosa testimonianza, ma l’impegno profuso dalla nostra città nello sport per disabili è provato anche da altri avvenimenti e altri atleti: quest’estate Simone Perona, negli ultimi metri della maratona degli Special Olympics di Los Angeles, che aveva dominato per i precedenti 42 Km, si è visto superare da un avversario. Ma, tagliato il traguardo, Simone è andato immediatamente e spontaneamente ad abbracciare chi per un soffio gli aveva strappato la medaglia d’oro.
L’incontro all’IIS si è concluso con le domande rivolte a Niccolò dagli studenti, interessati sia alle motivazioni che lo hanno indotto ancora liceale a scrivere di sport sia ad aspetti generali e inquietanti del mondo sportivo come la diffusione del doping. E’ stato un altro Nicolò, studente di seconda, a chiudere la mattinata esprimendo la necessità che la cultura “alta” ogni tanto abbassi lo sguardo verso il calcio e ne riconosca, accanto alle indubbie magagne, anche la valenza educativa e sociale in genere.