In concomitanza con la giornata mondiale del rene tenutasi il 10/03/2016, nella nostra scuola abbiamo avuto un incontro con due dottoresse del reparto di nefrologia di Biella che per due ore nella giornata di mercoledì 16 Marzo ci hanno parlato dell’importanza della prevenzione per evitare l’insorgere di malattie renali. Particolarmente interessanti sono stati i casi clinici presentati dalle due dottoresse: si tratta di alcuni pazienti biellesi, i cui nomi sono stati ovviamente cambiati per motivi di privacy, le cui vicende ci hanno permesso di capire quanto queste malattie non siano semplicemente una realtà lontana, ma possano diventare, purtroppo, la nostra quotidianità. Indicativo è stato il caso di una ragazza di soli diciotto anni che in seguito ad infiammazioni urinarie trascurate dovute ad una patologia malformativa (definita reflusso vescico-ureterale) è incorsa in un’insufficienza renale che l’ha portata alla dialisi e poi ad un trapianto. Il problema di tale malattie, infatti, è che hanno un decorso molto lento che rimane però scarsamente sintomatico fino agli stadi terminali della patologia, quando ormai la funzionalità renale è pesantemente compromessa.
A questo punto la discussione si è spostata sulle terapie che si adottano in seguito ad una ridotta o assente funzionalità renale. Ovviamente si è parlato della dialisi che si può effettuare con due diverse modalità:
- L’emodialisi che utilizza un dializzatore per filtrare il sangue della persona malata; con un trattamento di periodicità di tre volte alla settimana e di durata quattro ore.
- La dialisi peritoneale avviene all’interno dell’organismo sfruttando come membrana dializzante il peritoneo posto all’interno della cavità toracica.
Dopo questo breve sommario che ha posta l’attenzione più sull’ambito medico, siamo entrati nel vivo della discussione, trattando le cause di queste malattie.
Ben il 30% delle cause di insufficienza renale cronica è dovuto all’ipertensione, più comunemente definita come “pressione alta”, che potrebbe essere controllata semplicemente con un misuratore di pressione. Spesso l’insorgere di tale malattie è dovuto al diabete (ben nel 34%) dei casi, che in molti casi è associato ad una vita sedentaria ed a scarsa attività fisica.
Comunque dopo aver analizzato le varie cause passiamo a come si possono effettivamente prevenire tali malattie.
Probabilmente non dirò nulla che non sia già stato detto più volte, ma sono comportamenti a cui raramente si presta l’adeguata attenzione. Ecco come si può dare una mano ai nostri reni:
- Controllo della quantità di proteine introdotte con l’alimentazione
- Riduzione del consumo di sale giornaliero
- Non fumare
- Non bere alcool
- Evitare l’uso (o abuso) cronico di antiinfiammatori
- Svolgere una regolare attività sportiva
- Non trascurare problemi urologici
- E infine…. Bere molta acqua (circa 2 litri al giorno)
Insomma, se vogliamo dei reni perfetti sta a noi avere uno stile di vita sano ed un’alimentazione equilibrata; senza dimenticare che senza questi due la nostra vita sarebbe molto più complicata.
Elisa Bozzotto, IV C LSSAM