Biella, 13 dicembre 2017. Martedì 12 dicembre, presso l’aula magna dell’IIS “Q. Sella”, il Maestro Giuliano Ottaviani, pittore, scultore, designer di arredamenti interni, di gioielli e di abiti, ha incontrato le quinte classi del Liceo delle Scienze Applicate. L’iniziativa è stata realizzata e coordinata dal professor Giovanni Levrio.
Ottaviani ha catturato fin da subito l’attenzione dei ragazzi e ha suscitato la loro curiosità dimostrando “cosa si può fare con un caffè”: dopo aver tratteggiato a carboncino un volto di donna, ha completato il ritratto con un pennello intinto in una tazzina di caffè, stendendo il colore con l’accompagnamento di Chopin.
La sua avvincente biografia ha costituito la seconda parte dell’incontro: nato a Foligno, dove fin da piccolo ha manifestato creatività e interesse per l’espressione artistica, è entrato in seminario seguendo la sua vocazione e continuando a coltivare la sua passione; abbandonato il percorso verso il sacerdozio, ha conseguito il diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera e frequentato la Scuola d’Arte di Zurigo, della quale, successivamente, è diventato un insegnante.
All’inclinazione per la pittura ha accostato quella per la musica e la canzone d’autore che lo ha condotto a vincere l’edizione del 1978 di Sanremo Giovani, con il brano Uomo, ma chi sei. Dedicatosi definitivamente alle arti applicate, ha viaggiato, lavorato ed esposto le sue opere in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Cina e nell’America Latina: in Brasile si dedica tuttora al recupero dei ragazzi di strada attraverso l’insegnamento della scultura. Il progetto in fieri è quello di una performance in Senegal realizzata attraverso i diversi linguaggi dell’arte.
A partire dalle numerose domande degli studenti, l’artista ha poi parlato dell’uso della luce, del rapporto tra arte e tecnologia, del mercato delle opere artistiche, dei condizionamenti della moda e di altri argomenti vicini al suo mondo.
La mattinata è proseguita con un altro momento emozionante – ancora sulle note di Chopin, il Maestro ha disegnato il volto di Cristo con la stessa tecnica usata precedentemente – e si è conclusa con la proiezione di fotografie relative alle sue opere più famose.
“L’arte è un linguaggio che rende tutti uguali”, ha affermato Ottaviani congedandosi dal suo giovane pubblico. “ Le vostre opinioni, anche divergenti, diventino dialogo e mai conflitto”.