In occasione della Prima giornata delle vittime civili delle guerre e dei conflitti del mondo che si celebra il 1° febbraio, L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus e il MIUR hanno bandito un concorso, finalizzato a far riflettere sulle conseguenze che le guerre di ieri e di oggi provocano alle popolazioni coinvolte. La nostra professoressa di italiano Alessandra Garella ci ha proposto di partecipare e noi abbiamo deciso di cimentarci in qualcosa di nuovo, per cercare di sensibilizzare a un tema importante e senza tempo come l’orrore della guerra, tramite un mezzo piuttosto innovativo.
Abbiamo dedicato una parte iniziale della preparazione alla stesura di una traccia su cui basare il lavoro, che abbiamo modificato e portato avanti di pari passo con le riprese, mentre l’attrezzatura, non di calibro professionale, è rimasta la stessa lungo tutto il filmato. Eravamo curiosi di scoprire cosa saremmo riusciti a produrre con la poca esperienza in nostro possesso, ma con molte idee, continui stimoli e una passione condivisa per le arti cinematografiche e la narrazione visiva.
Il risultato finale consiste in un filmato diviso in due distinte parti: quella iniziale sulla vita, insieme di ogni gioia e bellezza esistente, e la parte finale sul caos e sull’annullamento di ogni certezza scaturiti dalla guerra. Abbiamo deciso di lasciare che le due sequenze si “contaminassero” a vicenda con frammenti di immagini scambiati tra la prima e la seconda parte, per trasmettere una continuità di fondo e il realistico e pericoloso legame tra le due situazioni. Per quanto riguarda le tecniche di ripresa e di montaggio finale, ci siamo ispirati alla cinematografia moderna, più che a quella classica; il filmato si compone di sole scene in sequenza senza un commento testuale o parlato, con uno stile volutamente simile alle opere di registi estremamente visivi ed estetici (Terrence Malick, di fatto, è stato la nostra principale ispirazione: siamo stati entusiasti nel constatare che i membri tecnici della giuria e dei presenti alla serata di premiazione abbiano colto la nostra citazione). Non abbiamo puntato su un filmato esageratamente lungo, volendo insistere sull’immediatezza delle immagini e sulla loro facile riconoscibilità, garantite da un linguaggio così universale e diretto come il cinema.
La premiazione, avvenuta a Roma il 1° Febbraio 2018 presso la Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, ci ha messi a contatto con altri ragazzi come noi, che, avendo a cuore questo tema, hanno prodotto lavori originali e ricchi di spunti personali. Durante la cerimonia è stato altrettanto interessante apprendere notizie riguardo all’impatto delle guerre sul mondo di oggi, ascoltando le testimonianze di operatori nell’ambito delle relazioni internazionali e degli interventi umanitari. Abbiamo avuto, soprattutto, il privilegio di conoscere i superstiti del disastro senza senso che conosciamo come “guerra”, il “folle salto nel buio” alle cui vittime è dedicato il nostro lavoro.
Edoardo Alberti e Enrico Crotti, classe V F Liceo delle scienze applicate
Il video è all’indirizzo http://www.itis.biella.it/grav-itis/?p=2549