Concorso “Una poesia dal cassetto”
Studenti- poeti premiati a Torino
Non è semplice spiegare perché si scrive una poesia e neanche spiegare come si scrive una poesia. L’ispirazione è stata la proposta da parte della nostra insegnante di Italiano, la professoressa Chiara Savoia, di partecipare al concorso nazionale di scrittura “Una poesia dal cassetto” che proponeva diverse tipologie di testo: due di noi hanno scelto la poesia, uno la lettera d’amore. In tutti è scattata la voglia di cimentarci in un tipo di scrittura insolita, sperimentata soltanto da lettori (spesso forzati!), ma che in fondo ci ha sempre affascinato. Il testo poetico ci ha messo davanti alla sfida della metrica, della brevità e di un linguaggio soggettivo; la lettera d’amore davanti alla difficoltà di raccontarsi.
Ecco una nostra breve presentazione dei lavori.
Matteo Colucci: “Migranti è una riflessione su un tema tanto discusso, quanto sconosciuto per molti: l’emigrazione. L’informazione riesce quasi a desensibilizzarci davanti a tante tragedie umanitarie, mentre attraverso questa poesia, che ci racconta la disperazione di chi ha visto svanire le proprie aspettative, ho voluto presentare la visione dolente e lucida di chi di questo fenomeno è il protagonista: il migrante” .
Tommaso Quario: “ La derivata della felicità nasce dall’occasione del concorso, che mi ha convinto a prendere la penna in mano e a cimentarmi nella poesia, che da sempre mi affascina. Ho voluto esprimere il mio lato interiore che non sempre riesce a emergere, cercando anche di dare al testo un impianto sperimentale che collegasse la poesia alla matematica (il titolo non è certo casuale!). Per mettere in risalto il concetto di annullamento, sia umano sia matematico, ho concluso la poesia con versi sempre più brevi, lasciando aperta la porta a una visione ottimistica della vita”.
Lorenzo Pedoni: “La lettera d’amore è il racconto di emozioni legate a un rapporto intenso, vissuto attraverso tanti momenti che finiscono per coincidere con il senso stesso della vita. Ho scritto con grande sincerità, cercando di dare ordine a una serie di ricordi ed esperienze non proprio facili da esprimere”.
Sabato 12 maggio abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazione che si è tenuta a Torino nell’Aula magna del Liceo classico “Massimo d’Azeglio”: menzione speciale per le due poesie e pubblicazione nella silloge del concorso per la lettera d’amore! La silloge inoltre è stata presentata ufficialmente il 13 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Matteo Colucci, Lorenzo Pedoni e Tommaso Quario, 5 A LSSA