“Le gite scolastiche hanno ancora senso: vi diciamo perché”
Non è un mistero che il momento più atteso da tutti gli studenti degli istituti di ogni ordine e grado sia quello della gita scolastica. Fin dalle prime lezioni settembrine e poi nel corso di tutto l’anno, la nostra concentrazione si attiva e si rinvigorisce quando si passa al capitolo “Visite di istruzione”. I pochi giorni passati con i nostri compagni al di fuori degli edifici scolastici sono attesi con impazienza e, in futuro, il ricordo di qualche manciata di ore si sovrapporrà a quello di anni interi trascorsi in aula…
Siamo, d’altra parte, consapevoli che da alcune parti si sollevano obiezioni e perplessità: alcuni docenti non se la sentono di accollarsi tante responsabilità e anche tanta fatica; per molte famiglie, soprattutto in tempi economicamente difficili, dare la possibilità a uno o più figli di aderire alla gita scolastica significa affrontare un ulteriore sacrificio.
Per provare a esprimere un giudizio sulla valenza di queste attività, abbiamo incontrato la professoressa Silvia Solei che, nel nostro Istituto, si incarica di organizzare tutte le uscite e che l’anno scorso ha “spostato” 750 studenti!.
“E’ vero, non tutti gli insegnanti accompagnano volentieri i ragazzi, ma in linea di massima si riesce a organizzare la visita di istruzione annuale per quasi tutte le classi, soprattutto per quelle del triennio, dato che ogni Consiglio è costituito da almeno una decina di docenti”, ci ha spiegato la professoressa. “Per quanto riguarda i costi, fin dall’estate inizio la ricerca di viaggi, effettuabili in aereo, treno o autobus, e di hotel caratterizzati da prezzi abbordabili per le famiglie”.
La professoressa ha aggiunto che le diverse iniziative godono di un largo successo, perché le mete sono attrattive e spesso in linea con gli argomenti di studio: quest’anno le proposte vanno da mete in Italia (Verona e Trento, Lucca e Firenze, Matera e Bari , Roma) per il biennio e le terze classi, alle grandi città europee (Amsterdam, Atene, Barcellona, Madrid, Praga, Valencia) per le quarte e per le quinte. Il Liceo sportivo, per sviluppare i progetti previsti dall’ordinamento dell’indirizzo, ha raggiunto Maiorca e Fuerteventura.
Per concludere e per sfatare certi ricorrenti luoghi comuni, possiamo insistere su alcuni argomenti che ci sembrano particolarmente forti e comprensibili: vivere tutti assieme, studenti e insegnanti, per qualche giorno lontani dalla nostra scuola e dalla nostra città permette spesso di conoscere sotto una luce diversa, meno condizionante, forse più sincera, chi in classe ci siede vicino o davanti; dà la possibilità di stringere relazioni con coloro a cui magari non si era quasi rivolta una parola o concesso uno sguardo; ma, in particolare, consente a qualche ragazzo di approcciarsi a realtà storiche, culturali, artistiche, scientifiche alle quali, per i motivi più diversi, non avrebbe avuto modo o desiderio di avvicinarsi.
Ecco perché la scuola, la nostra sicuramente, continua a rivestire un’importanza fondamentale nella formazione e nella crescita degli studenti…anche in gita scolastica.
Chiara D’Aloia, Nicole Destro, Chiara Nicastro, Fabiola Tosetti
III F Liceo delle Scienze applicate