L’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano anche quest’anno ha aperto le porte dei suoi laboratori ai “cittadini curiosi di scienza”, invitandoli a esplorare direttamente sul bancone il complesso mondo della biologia molecolare, a toccare con mano gli strumenti usati per la ricerca sul cancro e a capire i risultati effettivi che si possono ottenere da questi studi.
Con il suo programma divulgativo YouScientist, IFOM propone, infatti, al pubblico iniziative ad hoc come laboratori didattici, visite guidate, workshop, conferenze per far vivere la ricerca scientifica in prima persona.
Particolare attenzione è dedicata al mondo della scuola, per il quale IFOM YouScientist ha sviluppato diverse iniziative didattiche rivolte agli studenti e ai docenti, individuati come il principale partner attivo per un dialogo fra il mondo della ricerca e i giovani.
L’11 novembre, alcuni alunni delle classi quinte del Liceo delle Scienze applicate, accompagnati dalle professoresse Santina Cammarata e Marina Soppeno, hanno avuto la possibilità di recarsi presso l’Istituto, per visitare la struttura, osservare il lavoro svolto ed effettuare un esperimento all’interno dei loro laboratori.
La visita è iniziata con la presentazione dell’IFOM da parte di due ricercatori, i quali hanno descritto il loro lavoro e spiegato in particolare il progetto YouScientist. In seguito è stato svolto un “ripasso” di alcune nozioni fondamentali, come la struttura cellulare e il DNA, dopodiché, una volta giunti presso i loro laboratori, i giovani, divisi in coppie, hanno svolto un esperimento riguardante il DNA.
L’obiettivo era quello di riuscire a identificare, tra i differenti campioni di DNA, quali fossero stati tagliati e modificati e quali solo tagliati: per individuare le differenze si sono dovute eseguire procedure suggerite dai ricercatori, che hanno dato la possibilità agli studenti di prendere in mano gli strumenti di lavoro e diventare, di conseguenza, parte attiva dell’esperienza.
Al termine dell’attività, è stato mostrato ai ragazzi l’ambiente lavorativo del centro, caratterizzato da vari laboratori open space, funzionali allo scambio di idee tra i ricercatori che hanno spiegato ai visitatori anche l’uso dei macchinari all’avanguardia di cui IFOM è dotato.
L’esperienza è risultata molto produttiva: gli studenti hanno, infatti, avuto la possibilità di vivere un’esperienza completamente diversa rispetto alle lezioni condotte a scuola e di visitare una struttura all’avanguardia. Nonostante la complessità delle nozioni e il linguaggio tecnico utilizzato dai ricercatori, i ragazzi sono stati in grado di interagire, di acquisire nuove nozioni e anche di intuire che l’impegnativo lavoro dello scienziato è fatto di precisione ma anche di creatività.
Soprattutto, l’esperienza ha avuto una funzione orientativa importante, poiché ha permesso ad alcuni dei liceali di capire che la strada della biologia molecolare è davvero quella che vorrebbero percorrere.
La classe V B, Liceo delle Scienze applicate