Non capita spesso che la tua professoressa diventi Ministra: a noi è andata proprio così. La neo Ministra dell’Istruzione è, infatti, stata la prof di Storia, non proprio nostra in realtà, ma dei nostri compagni che si sono diplomati l’anno passato (nella foto). Per questo, siamo stati facilitati nel contattarla per porle qualche domanda che riguarda quella scuola che sta a cuore a noi, sicuramente a lei e dovrebbe stare più a cuore anche all’intera società. Ecco come ha gentilmente risposto alle nostre domande.
Ministra, passare da Biella a Roma è un bel salto; da un’aula scolastica a quelle del Parlamento e poi del Governo lo è ancora di più! Che cosa si è portata dalla nostra città e dalla sua esperienza all’ITI?
Ho sempre lavorato nella scuola e per la scuola. Essere stata una docente ed essere una futura dirigente scolastica mi aiuta ogni giorno quando devo prendere le mie decisioni. Era così da deputata, da sottosegretaria, lo è anche da Ministra. L’esperienza fatta in classe con i miei alunni a Biella è sempre nel mio cuore e da loro ho imparato tanto. Alcuni mi hanno scritto in questi giorni, dopo il giuramento. Mi ha fatto davvero piacere.
Anche a partire dalla sua professione di docente, quali sono, secondo lei, le prime necessità del nostro sistema scolastico e come pensa di affrontarle?
La prima cosa che voglio dire è che dobbiamo essere fieri della nostra scuola, che, come richiede la Costituzione all’articolo 34, è aperta a tutti e, dunque, inclusiva. So che va modernizzata, migliorata, che bisogna alleggerire la burocrazia per consentire ai vostri insegnanti, dirigenti scolastici, al personale Ata, di poter concentrare di più il loro lavoro su voi ragazzi. Oggi sono spesso travolti dalle carte. Questo va cambiato. Dobbiamo pensare a una scuola, che, partendo da quella esistente, vi accompagni nella complessità del mondo attuale, una scuola che formi i cittadini innovando la didattica.
Abbiamo parlato diimportanti bisogni nell’ambito dell’istruzione che potrebbero essere risolti dall’alto; passando a noi allievi, ha dei suggerimenti da darci affinché possiamo collaborare al miglioramento della scuola?
Certamente. Non accontentatevi di stare seduti in classe. Cercate di vivere in modo pieno la vita del vostro istituto. Fate proposte costruttive, partecipate alle attività che vi vengono offerte. Fate della scuola la vostra casa, aiutate i vostri compagni. Solo comprendendo il peso reale della scuola nel vostro percorso, potrete apprezzarla davvero e lottare in modo serio per migliorarla. Siate poi un pungolo per la politica. Scrivete a me, ai sottosegretari, ai deputati. Non abbiate remore. Risponderemo.
Lo faremo, Ministra Azzolina! Per ora la ringraziamo per la disponibilità e tempestività con cui ci ha risposto, le auguriamo un buon lavoro e speriamo di averla presto a Biella tra noi.
La classe V A , Liceo scientifico sportivo