Le tartarughe marine sono state le protagoniste della serata di mercoledì 22, svoltasi nell’aula magna dell’Istituto.
La biologa marina biellese, Alessandra Bielli, che già nella mattina di lunedì aveva illustrato le sue ricerche a tutte le classi terze del nostro Liceo, ha catturato l’attenzione del pubblico attraverso il racconto e le immagini della sua esperienza in vari paesi del Sud e Centro America, al seguito di
questi animali affascinanti, longevi e perennemente in viaggio.
Gran parte della loro vita è occupata da lunghissimi e insidiosissimi spostamenti: le tartarughe percorrono, infatti, migliaia di chilometri per trasferirsi dalla zona di alimentazione a quella di riproduzione, dove depongono le uova, dalle due alle dieci volte per stagione, prima di abbandonare le spiagge in cui nidificano, rilanciarsi in mare aperto in cerca di cibo e ricominciare così un ciclo che sembra perpetuo….
Eppure, dopo tutta questa fatica, solo un piccolo su mille uova deposte ce la farà a riprodursi a sua volta e per tutta la vita dovrà, comunque, combattere contro i predatori e contro creature anche più pericolose, gli uomini, che attraverso l’inquinamento e i loro sistemi di pesca minacciano la sopravvivenza di tante specie di tartarughe.
Gli studi e le ricerche di Alessandra sono volti a contrastare proprio il fenomeno della cosiddetta “pesca accidentale” che colpisce le tartarughe, intrappolate nelle reti fisse pur non essendo l’obiettivo della pesca stessa: la collocazione sulle reti di luci LED, già testate anche nel Mediterraneo, riduce di circa l’80% il numero di esemplari catturati, senza peraltro danneggiare il lavoro dei pescatori.
Alessandra, come ha sottolineato il dirigente, prof. Giovanni Marcianò, in apertura dell’incontro,
ha seguito i suoi sogni che l’hanno condotta a studiare e a lavorare per la salvaguardia dell’ambiente. Nel nostro futuro, magari, non ci saranno oceani e tartarughe, ma fin da ora possiamo contribuire alla causa per cui si spende la giovane biologa facendo acquisti consapevoli, controllando, come ci ha suggerito, la provenienza e il metodo di pesca utilizzato quando scegliamo il pesce da mettere sulle nostre tavole.
Il tema ambientale sta particolarmente a cuore a noi studenti: per questo abbiamo apprezzato l’iniziativa e, in particolare, perché a parlarci è stata una ricercatrice poco più grande di noi e nostra concittadina, a testimonianza che le passioni si possono concretizzare in un futuro vicino.
Sempre nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato dalla nostra scuola, mercoledì 5 febbraio si parlerà, con un team di esperti, degli alunni ad alto potenziale intellettivo: si tratta di ragazzi e ragazze che hanno interessi per materie specifiche nelle quali raggiungono risultati più che brillanti, a scapito di altre attività, e il cui dono va riconosciuto in tempo e valorizzato.
Studenti, famiglie, docenti e chiunque sia interessato al tema sono invitati a partecipare all’incontro.
Nicole Destro, IV F Liceo delle Scienze applicate