Lunedì 20 gennaio, tutte le classi terze del Liceo delle Scienze applicate hanno assistito alla conferenza tenuta dalla biologa Alessandra Bielli, dal titolo “Un futuro più luminoso per le tartarughe marine e i nostri oceani”, sull’importanza della salvaguardia delle tartarughe.
Dopo un presentazione della sua attività, dei suoi studi e delle sue ricerche personali, la dott. Bielli ha illustrato le diverse specie di tartarughe, la loro distribuzione geografica, il loro monitoraggio tramite GPS, che consente di verificare i loro spostamenti e l’approdo sulle spiagge dove depongono le uova. Grazie alla collaborazione con i pescatori, la dottoressa ha testato una nuova tecnologia creata per ridurre la pesca accidentale di tartarughe, cetacei e uccelli marini: si tratta di luci LED che vengono applicate alle reti da pesca e, come mostrano i risultati della nostra ricerca, riducono dell’80% la probabilità di catturare specie che non sono l’obiettivo della pesca.
L’incontro si è concluso con la somministrazione di un questionario finalizzato a verificare l’acquisizione delle nuove preziose conoscenze.
Francesco Bortolan, III F LSSAM
La dottoressa Alessandra Bielli ha tenuto il suo intervento dal titolo “ Un futuro più luminoso per le tartarughe marine e i nostri oceani” in data 20 gennaio e ha trattato il tema della salvaguardia marine con tutte le terze del liceo scientifico delle scienze applicate.
Dopo una breve presentazione la dottoressa ha avviato la presentazione che ci ha accompagnati per tutta la durata dell’esposizione.
L’intervento si è svolto in tre parti differenti:
Nella prima ci è stato presentato il ciclo vitale delle tartarughe marine che è diverso per ognuna delle 7 specie presenti. Ci è stato spiegato che la vita di una tartaruga marina si articola in 4 fasi principali la prima coinvolge i piccoli di tartaruga che, spinti dalle correnti, si aggregano a masse di alghe in cui trovano protezione e nutrimento. Più tardi, quando gli esemplari hanno raggiunto un’età che consente loro di muoversi indipendentemente, essi si spostano nella zona di alimentazione caratterizzata dalla presenza di nutrimento e di un fondale basso. La terza e ultima tappa del loro viaggio è la zona di riproduzione dove gli esemplari maschi e femmine si accoppiano: a questo punto la femmina cercherà la spiaggia più vicina e deporrà le uova dalle 3 alle 4 volte; le uova, poi, si schiuderanno dando origine ai piccoli di tartaruga che ricominceranno il lungo ciclo vitale delle tartarughe che è caratterizzato dalla presenza di migrazioni tra zone lontanissime l’una dall’altra.
Nella seconda parte ci è stato proposto un piccolo quiz per verificare le conoscenze apprese. Nella terza e ultima parte ci è stato spiegato in che modo nella nostra quotidianità possiamo migliorare la qualità della vita delle tartarughe, ossia cercando di comprare pesce con marchi sostenibili, sensibilizzando le persone che conosciamo e sviluppando tecnologie in grado di ridurre il problema della pesca accidentale che miete un sacco di vittime tra le tartarughe marine.
Personalmente ho trovato la dott.ssa Bielli preparata, competente e veramente interessante nel suo s intervento: ho apprezzato molto questa attività e ringrazio vivamente la scuola che ci ha dato questa bellissima possibilità.
Valerio Foglia Taverna, III F LSSAM