Biella, 30 ottobre 2020. Tutti ricordano Franco Rigola perché è stato un grande Preside: durante il suo mandato ultratrentennale l’ITI di Biella è diventata una realtà scolastica conosciuta e stimata non solo sul territorio biellese, ma anche su quello nazionale. Rigola, infatti, ha costruito una scuola moderna, all’avanguardia, capace di preparare i giovani ai compiti sempre più sofisticati che il mondo del lavoro via via richiedeva.
Questo obiettivo veniva perseguito attraverso l’organizzazione della scuola, la predisposizione di aule e laboratori dotati della più recente tecnologia, ma soprattutto attraverso una didattica innovativa che guardava alla centralità dello studente e al suo ruolo attivo nel processo di apprendimento.
Noi, vecchi insegnanti, ricordiamo lo stupore di docenti che arrivavano da scuole meno fortunate o meno solide e ammiravamo l’efficienza della gestione, i costanti progressi nella informatizzazione di ogni processo, l’aggiornamento dei docenti.
Noi, vecchi insegnanti, non possiamo dimenticare neanche l’apprezzamento di materiali, progetti, forse anche visioni, che portavamo in altre scuole e che sembravano sempre più avanti rispetto alla didattica tradizionale.
Ma quello che proprio non possiamo scordare, e che ci piace estendere a chi conosceva l’ingegnere solo attraverso quanto si diceva o si leggeva su di lui, è la sua umanità. Il Preside “dal pugno di ferro”, come ci è capitato di leggere, era un uomo gentile che ascoltava le persone, che si avvicinava ai loro problemi e con empatia cercava di risolverli.
Quando si passava davanti all’Istituto alla domenica o in tarda serata (se non di notte…) e si percepiva, dalle finestre aperte o dalle luci accese, la presenza del Preside, allora noi sapevano che era lì o per affrontare qualche problema gestionale o per accogliere un insegnante in difficoltà, uno studente in crisi, un genitore preoccupato.
Quando si partiva per le gite scolastiche o meglio per le “visite di istruzione” – come non si stancava di sottolineare – era capace di presentarsi davanti agli autobus alle quattro del mattino per salutare gli studenti e gli accompagnatori e, se per caso la meta era Roma, dove spesso risiedeva per partecipare alle sedute delle Commissioni presso il Ministero dell’Istruzione, riusciva a ritagliarsi un po’ di tempo per fare un’improvvisata nell’albergo dove alloggiavano le classi.
Anche quando durante riunioni, collegi, scrutini si infiammava e gli incontri si trasformavano in discussioni o conflitti tra diversi punti di vista, sapeva poi tornare indietro, riflettere, rivedere le sue posizioni per cercare una mediazione, un ragionevole punto d’intesa.
Insomma, noi sapevamo che c’era e che c’era per tutti.
Il suo ruolo istituzionale che ha ricoperto con energia, intelligenza, lungimiranza e straordinaria capacità di lavoro sarà celebrato da tanti. Noi vorremmo ricordarlo non solo come un grande Preside, ma anche come un grande uomo.
L’ITIS “Q. Sella”
E’ improvvisamente mancato l’Ingegnere Franco Rigola, il Preside che dal 1979 al 2013 ha guidato il nostro Istituto. Di lui non ricordiamo solo le doti unanimamente riconosciute di Dirigente di una realtà scolastica considerata un’eccellenza in ambito nazionale, ma anche e soprattutto l’umanità che lo caratterizzava. All’energia, all’intelligenza, alla lungimiranza e alla straordinaria capacità di lavoro con cui ha amministrato per oltre trent’anni la più grande scuola del Biellese, ha sempre accostato il desiderio di comprendere e di aiutare chi a lui si rivolgeva, si trattasse dei docenti e del personale della scuola o degli allievi e delle loro famiglie. L’affetto e la stima dei tanti di noi che l’hanno incontrato siano di conforto ai familiari in questo giorno di sofferenza.
Il Dirigente Scolastico, i Docenti e il personale tutto dell’Istituto