Come l’anno scorso, le squadre dell’ITIS “Q. Sella” hanno ottenuto piazzamenti eccellenti nell’ambito della ottava edizione del concorso nazionale Webtrotter, che aveva per tema Ricorrenze e tradizioni: celebrazioni e rituali. Le quattro squadre (due per il biennio e due per il triennio) hanno avuto accesso alla finale che si è disputata il 24 marzo, conseguendo ancora un risultato eccezionale.
Due squadre sono salite sul podio. Si tratta dei NNIP (Maddalena Corbetta, Chiara Vercellino, Matteo Fiori e Giacomo Ghiardo 3°A-LSSA), secondi assoluti nella categoria triennio
e dei giovani Bit-ter (Alice Angelino Macchina, Raffaella Gaia Delli Gatti, Andrea Salussolia e Nicolò Le Rose, 2 °A-Liceo delle Scienze Applicate) che si sono classificati al terzo posto ex-aequo nella categoria riservata agli studenti di biennio.
I Verne del web (Elisa Calabrò, Elena Azario, Andrea Beltrami e Francesco Stefano Aiazzone, 4°A e 4°C – Liceo delle Scienze Applicate),campioni italiani dell’anno scorso, non sono riusciti a riconfermarsi, ma hanno ottenuto un onorevolissimo quinto posto nazionale.
Buona prestazione anche per il team dei più piccoli, i DPGF (Giulia Campagnolo, Francesca Nerva, Pietro Tassone, Davide Mascherpa, 1A°- LSSA), che hanno raggiunto la finale e il prossimo anno potranno sicuramente ambire ai piani alti della classifica.
Il progetto Webtrotter, proposto da AICA, l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, si basa sulla ricerca intelligente di dati e informazioni in rete, proponendo quesiti non banali tratti da discipline scientifiche e umanistiche. In 80 minuti, gli studenti, organizzati in squadre di 4 componenti, devono, utilizzando i nuovi strumenti digitali, recuperare informazioni, abbinando logica, problem solving, conoscenza di lingue straniere, spirito di collaborazione, fantasia, senso critico. L’obiettivo del progetto è certamente di natura culturale, ma anche ludica: come riporta il sito ufficiale, si tratta di “una sfida su quesiti assolutamente non banali, volti a destare curiosità e interesse nei ragazzi, spingendoli alla scoperta di strumenti e risorse informative disponibili attraverso un qualunque computer connesso a internet.”
“Anche se per ora solo attraverso il computer, è stato bello viaggiare nel mondo”, afferma Elena Azario. “Ci ha dato un po’ di conforto e la speranza di potere tornare a farlo anche nella realtà”.