La moto è il mezzo di trasporto più amato da ragazze e ragazzi, è la loro migliore compagna di avventure, grazie ad agilità e potenza; a volte diventa una droga e, come la droga, è pericolosa, in molti casi crea dipendenza, perché la sua velocità è la caratteristica più eccitante, ma anche la più pericolosa.
L’affollamento di moto nel nostro cortile, quando si poteva parcheggiare all’interno dell’Istituto, testimoniava quotidianamente la passione degli studenti dell’ITI per le motociclette.
Secondo le statistiche che abbiamo condotto, nella nostra scuola uno studente su quattro possiede una moto: ora le vediamo tutti i giorni parcheggiate dietro alla scuola, vicino alla Lidl, e nel parcheggio davanti alla nostra scuola. All’incirca, in tutto l’istituto, ci saranno dalle 200 alle 300 moto.
Dalla quantità passiamo ad analizzare la qualità. Quali sono i modelli che vanno di più di più?
Tra le marche più usate ci sono i Beta, gli HM (no ragazze, non sto parlando del negozio di abbigliamento agli Orsi), i Ksr, oltre alle Aprilia, ad alcune Valenti (tra le quali la mia), Keeway e, infine, qualche Ktm e una Kawasaki. Di tutti questi modelli non è molto importante il prezzo base, perché una moto con qualche soldo speso in modifiche può raggiungere, se non addirittura superare, una moto che costa ben di più. Ovviamente, i 125 dominano la classifica della potenza, soprattutto i famosi 125 due tempi, ancora non limitati come quelli di oggi.
Per quanto riguarda le ragazze, sono passate negli anni dal farsi portare dall’amico o dal ragazzo ad avere una propria moto. Le ragazze rispetto ai ragazzi preferiscono una moto semplice e confortevole, come ad esempio la Vespa (del resto Biella è la città della Vespa!), ma alcune puntano più sulla potenza e la velocità rispetto alla comodità.
Ora, però, passiamo all’opinione di alcuni professori riguardo a “quei trabiccoli a motore che sanno solo fare tanto rumore e nulla più”.
Io ora vorrei smentire, almeno parzialmente questa considerazione: in effetti, è vero che tanti ragazzi con le loro moto fanno tanto rumore, ma io dividerei i centauri in due categorie: ci sono quelli che lo fanno per mettersi in mostra e quelli che, invece, hanno un mezzo che deve arrivare a un certo numero di giri del motore per rimanere in equilibrio!
Un mito che vorrei sfatare è anche quello secondo cui il rumore è legato alla velocità della moto. E’, infatti, vero solo in parte che una moto che sta andando veloce sia molto rumorosa, ma una moto ferma, con l’uso della frizione, può esserlo anche di più! Insomma, spesso chi ci sta assordando è semplicemente un ragazzo che si sta divertendo fingendo di avere una moto potente. Quindi, lettori, non arrabbiatevi se ogni tanto siete infastiditi dal rombo di una moto che non è vostra: potreste trovarvi nella situazione inversa e, tra l’altro, sapete tutti che la voce della propria moto, per un motociclista, è diversa da quella di ogni altra.
Per concludere, vorrei esortare tutti gli studenti motociclisti a limitare i giri del motore quando passano vicino alla scuola per evitare la caccia al motociclista da parte dei professori! 😀
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Edoardo Mompiani, 3°F LS.SA.M