Molte persone, in questi mesi stanno cercando di recuperare il tempo perso a causa della pandemia e di ricominciare a viaggiare, raggiungendo mete che abbiano un interesse naturalistico, storico, artistico, culturale e che siano facilmente “abbordabili”, anche con le restrizioni tuttora in vigore.
Ecco, io penso che Biella sia una città che ha tutte queste caratteristiche, e vorrei indicare i miei luoghi del cuore.
In città, mi piace il bel Duomo con il suo prezioso Battistero romanico, che rappresenta il centro del nostro capoluogo e si affaccia su una piazza che sarebbe bello vedere affollata di turisti!
Per chi ama l’arte e la storia, a pochi passi dal Duomo, si trova il Museo del Territorio, con il suo chiostro: la struttura è affascinante, come lo sono le testimonianze della nostra terra raccolte al suo interno.
Da qui si può raggiungere il Piazzo, la parte alta e medioevale della città, tramite una funicolare o a piedi salendo le sue “coste”; arrivati in cima potremo passeggiare lungo i suggestivi vicoli lastricati su cui si affacciano le case medievali decorate in cotto e le antiche dimore signorili. La centrale piazza Cisterna, cuore del borgo, è vivace e frequentata specialmente in estate grazie ai caratteristici ristoranti e locali ospitati sotto i portici. Sul lato sud della piazza si apre una piazzetta più raccolta, su cui si affacciano la duecentesca Chiesa di San Giacomo e il Palazzo Gromo di Ternengo.
Biella Piazzo è anche ricca di punti panoramici: ci si può affacciare dal ponte di Via Avogadro, dai giardini pubblici De Genova e da quelli di Palazzo Ferrero per ammirare la città; da Piazza Cucco per uno scorcio verso le colline circostanti tra cui il Parco della Burcina, riconoscibile a maggio grazie alla coloratissima fioritura della valle dei rododendri.
Poi, io amo Oropa, dove si possono fare passeggiate immergendosi nella natura, visitare il santuario sede della Madonna Nera e, con la neve, lanciarsi nelle impegnative piste da sci, che giungono quasi fino alla Basilica superiore.
A chi ama camminare suggerirei le tante bellissime montagne con i loro rifugi, ma, in modo particolare, io adoro le Rive Rosse dove si trova anche il ponte più alto d’Italia (154m di altezza), dal quale, in alcuni periodi dell’anno, si può fare bungee jumping.
A chi cerca un luogo per rilassarsi consiglierei il lago di Viverone, che non è completamente circondato da strade percorribili in auto. La sua parte Sud-occidentale, selvaggia e naturale, è un luogo ricco di vegetazione e di avifauna, ideale per il birdwatching. Si può raggiungere solo a piedi o in barca ed è sede di un antichissimo insediamento palafitticolo preistorico, inserito dall’Unesco nel 2011 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità.
Viverone è anche il punto di incontro tra percorsi storico-devozionali come la Via Francigena e il Cammino di San Carlo.
Per conservare anche nel palato un po’ di Biellese, ci sono tanti locali che offrono i nostri piatti e i vini tipici; i salumi, i formaggi, le minestre, la polenta cunscia (polenta con formaggio e burro fuso), il ris an cagnùn (riso lessato e amalgamato con toma e burro soffritto), i capunét (involtini di foglie di bietola o di cavolo, ripieni di carne).
Anche per noi ragazzi, infine, c’è la possibilità di divertirsi e soprattutto di star bene: magari non abbiamo tante discoteche, ma altri luoghi, come quelli già citati, a cui non mi resta che aggiungere i parchi avventura, principalmente quello di Veglio e di Oropa.
Ci sono sicuramente ancora tante altre cose da visitare nel Biellese, ma vi ho raccontato le mie preferite. Quindi cosa fate ancora lì? Preparate le valigie e venite a scoprire le nostre bellezze!
Elena Baruffa, 2°H