Tutti noi conosciamo la parola decollo, perlomeno nel suo significato più comune: il primo della storia lo ricordiamo in Francia, a Versailles, sotto l’attento sguardo di Luigi-Augusto di Francia (meglio noto come Luigi XVI di Borbone) e di sua moglie Maria Antonia Giuseppa Giovanna d’Asburgo-Lorena (semplicemente Maria Antonietta), ad opera di Monsieur Etienne Montgolfier, il 19 settembre 1783. Certo non poteva aspettarsi, Sua Maestà, che da lì a poco anche lui, il 21 gennaio del 1793, sarebbe stato il protagonista di un altrettanto celebre “decollo”.
Quando, quindi, Luigi XVI avrebbe messo piede su un aeromobile?
Be’, in realtà, mai. Anche se, effettivamente, il giorno del suo decollo avrebbe guardato comunque tutti dall’alto… dal patibolo. Letteralmente, infatti, decollo deriva dalla preposizione latina de, che, tra le altre funzioni, indica un’ablazione, un allontanamento, una rimozione (in italiano, svolge questa funzione la preposizione da, che ne deriva) e dalla parola italiana collo, pressoché identica alla sua corrispondente latina collum, e significa “decapitazione” (de + caput, testa). Da qui, deriva anche il verbo relativo decollare¸ che significa, appunto, “decapitare”.
L’origine invece della parola decollare e della parola decollo per come le conosciamo noi ci arriva sempre dal francese, linguaggio di quella che fu, fino al 1903 con l’avvento dei fratelli Wright, la “patria del volo”. Quindi, quale miglior linguaggio poteva creare una parola riguardante il volo, se non la patria in cui il volo (umano) fu inventato? Effettivamente, decollare, in italiano, è a tutti gli effetti un francesismo, o gallicismo, derivato dal verbo francese décoller, composto dalla preposizione de (sempre la stessa) e dal verbo coller, che vuol dire “attaccare, incollare” e sopravvive ancor oggi, come nell’espressione copier-coller (“copia-incolla”). De (che diventa dé per questioni fonetiche) e coller si uniscono e formano la parola di cui sopra, che ha il significato letterale di “staccare, staccarsi”.
Possiamo supporre che i fratelli Montgolfier non si aspettassero di ricevere un così vasto successo e che la loro invenzione non fosse nemmeno ben collaudata, dato che quasi non si ribaltò quel 19 settembre, ma sicuramente non poteva aspettarsi nemmeno Luigi XVI che, qualche anno dopo, un decollo ben più sicuro e deciso si sarebbe abbattuto, invece, sulla sua testa.
KEVIN ROMA 4C LS.SA.M.