Il 7 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo, un drammatico fenomeno che coinvolge adolescenti e giovani che vengono derisi, insultati, emarginati da chi pensa di essere più forte di loro.
Purtroppo, anche l’ambiente scolastico non ne è esente. Spesso, infatti, frequentemente si sente o si legge di episodi di bullismo verificatisi nelle classi, dove studenti vengono offesi o addirittura picchiati da una o più persone che si sentono superiori: il bullo, appunto, o il gruppo di bulli.
Quando, poi, questi eventi vergognosi si manifestano tramite la violenza verbale e psicologica veicolata attraverso la rete e i social, parliamo di cyberbullismo, che spesso determina un isolamento ancora maggiore della vittima.
Il cyberbullismo è un fenomeno in continuo aumento anche a causa dell’uso sempre più diffuso e oltretutto non soggetto agli opportuni controlli dei social media. A ciò si aggiunga che spesso i cyberbulli sono utenti online anonimi difficili da intercettare e, di conseguenza, da punire. La loro azione, poi, non ha limiti di tempo o di spazio: il cyberbullo può offendere quando e dove vuole.
Il Ministero dell’Istruzione è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza. Pertanto, la Legge 107 del 2015 ha introdotto, tra gli obiettivi formativi prioritari, lo sviluppo di competenze digitali negli studenti per un uso critico e consapevole dei social network e dei media.
Le istituzioni scolastiche hanno reso possibile la conoscenza e l’approfondimento di questi temi grazie all’intervento di esperti esterni, specializzati nel loro studio e nella prevenzione, per ampliare il bagaglio di conoscenze dei ragazzi. I singoli insegnanti collaborano alla sensibilizzazione degli studenti attraverso interventi e progetti, anche se in questi ultimi anni gli incontri sono stati diradati a causa dello stato di emergenza.
Ricordiamo, infine, che nel nostro Istituto è presente un referente al bullismo e cyberbullismo, la professoressa Maria Grazia Cammarata, figura istituzionalmente prevista in linea con quanto anche la scuola italiana e la legislazione stanno portando avanti negli ultimi anni. I ragazzi o le famiglie possono rivolgersi anche al Servizio di Attenzione alle Problematiche Giovanili, che si fa carico, in collaborazione con i docenti, di questo delicato obiettivo, o alla nostra psicologa, dottoressa Alessandra Tamiati.
Eleonora Givone e Gaia Munari, 4°F LSSAM