Non vedevamo l’ora. Dopo oltre due anni di attività online, finalmente, i progetti Erasmus+ dell’ITIS Q. Sella ripartono in quarta.
Attualmente sono 4 i progetti in corso. Due si stanno concludendo mentre gli altri due sono ai primi passi.
Il primo è il progetto “Alla scoperta dell’ottava meraviglia del mondo: il tuo territorio!”, del quale la nostra scuola è capofila e che è stato organizzato nel biennio 2020-2022 in partenariato con due scuole di Malaga ed Istanbul, coinvolgendo direttamente 24 studenti.
Oltre al rafforzamento delle competenze trasversali (capacità comunicativa, organizzativa, linguistica, digitale, sociale e di confrontarsi con culture diverse), il progetto ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza nei partecipanti rispetto alla ricchezza del territorio in cui vivono, la conoscenza e l’applicazione dei concetti del turismo lento e la diffusione della cultura dell’outdoor.
Il progetto è stato pensato e presentato alla Commissione Europea in epoca pre-Covid e per questo motivo ha dovuto subire diverse riprogrammazioni: lo scorso anno scolastico tutte le attività si sono svolte online e i viaggi sono stati più volte annullati o rinviati. Gli studenti coinvolti sono stati impegnati in corsi on-line e lavori di gruppi sullo slow tourism, sull’utilizzo di software di base per il video-editing e sullo sviluppo iniziale di una app per dispositivi mobili che permetta di segnalare eventuali criticità presenti sui tracciati percorsi. Inoltre, da alcuni mesi è stato attivato un corso pomeridiano sull’innovativo framework Flutter e sul linguaggio di programmazione Dart (entrambi introdotti da Google), seguito da una ventina di studenti della classe 5° ITI ad indirizzo informatico.
Finalmente, lo scorso novembre è stato possibile attuare il primo scambio fisico a Malaga. I sei giorni di attività sono stati incentrati soprattutto su escursioni che consentissero di esplorare il territorio circostante e sono stati un momento liberatorio per gli studenti coinvolti: dopo un anno passato a collaborare davanti a un monitor, la voglia di partire e incontrare di persona i compagni delle scuole partner era tanta.
Ora stiamo organizzando gli ultimi due scambi, previsti ad aprile: ad Istanbul nella prima settimana e qui a Biella nell’ultima settimana, quando cercheremo di far scoprire agli studenti stranieri, ma anche ai nostri, le bellezze del Biellese. A lungo termine, speriamo che questa esperienza contribuisca a innescare nei partecipanti un comportamento più sostenibile e un impiego virtuoso del proprio tempo libero. L’auspicio è che l’entusiasmo visto a Malaga si rinnovi anche in questa parte conclusiva del progetto: continuare a pensare al raggiungimento di nuovi obiettivi contribuirà a preparare i nostri studenti a vivere nel mondo complesso che stiamo sperimentando.
Passiamo ora alle altre iniziative.
L’ITIS è, infatti, partner (ormai storico, sono 6 anni che la collaborazione va avanti) in altri tre progetti, di scuole spagnole, portoghesi, croate e rumene.
Ma andiamo con ordine.
Si è da poco concluso “FollowMe”, un progetto focalizzato sulla conoscenza dei beni culturali (in particolare quelli del patrimonio Unesco) della propria nazione e delle nazioni coinvolte.
Abbiamo ospitato più di due anni fa il primo meeting: 6 studenti di ciascuna scuola coinvolta sono stati nella nostra città. I nostri studenti (12 in tutto), li hanno accompagnati a visitare alcuni luoghi del nostro territorio: sono stati ciceroni a Oropa, scienziati sul lago di Viverone e, a Ivrea, nuovamente guide nel museo a cielo aperto dell’architettura moderna, sulle orme di Olivetti.
Purtroppo la pandemia ha impedito ai nostri allievi di essere a loro volta ospitati in Portogallo (a Porto) e in Croazia (a Zagabria), dove si sarebbe dovuto concludere il progetto; i due incontri si sono svolti online, con lo scambio di cortometraggi e quiz sempre legati al patrimonio culturale.
Il progetto denominato “CIPE “(Coaching InterPairs for Employment) ha analizzato gli aspetti positivi e negativi della nostra Identità Digitale; gli studenti si sono confrontati su quali siano le informazioni da divulgare in rete e su come cercare un impiego in un mondo in continua evoluzione. Hanno scritto sceneggiature e realizzato video interviste, analizzato portali, si sono confrontati virtualmente con i loro “pari” europei. E finalmente a fine maggio andranno una settimana a Zagabria, per l’evento finale del progetto. I loro video e i loro lavori saranno oggetto di una serie di incontri pubblici e, soprattutto, ii ragazzi avranno modo di conoscere e confrontarsi con gli altri studenti del progetto.
Gli allievi coinvolti sono stati 20, di diversi indirizzi di studio del nostro istituto. Nel corso dei quasi tre anni di durata del progetto abbiamo svolto diversi incontri, in presenza e online. E ora, per sei di loro, è tempo di preparare le valigie!
Vediamo ora i due nuovi “Erasmus”.
Quello denominato “Hackathon EU” – che si concluderà tra un anno – è focalizzato sull’organizzazione e svolgimento di Hackathon sul territorio, per poi terminare con un Hackathon europeo, proprio qui, a Biella.
Gli Hackathon sono competizioni tra squadre; i partecipanti devono trovare soluzioni a temi tecnologici, ecologici, sociali, lavorando in team e confrontandosi con esperti. Gli studenti – sono 23 – hanno per ora svolto una gara rivolta a trovare soluzioni a problemi legati all’inquinamento (delle spiagge, dei mari, dell’ambiente). Nelle soluzioni proposte, si sono alternati catamarani spazzini, batteri, robot…
Il progetto prosegue, con altre gare locali – in ognuna delle nazioni coinvolte – e con l’organizzazione dell’evento finale. 50 studenti delle scuole europee aderenti, nella prossima primavera, si contenderanno il trofeo Hackathon EU qui a Biella! Alcuni dei nostri ragazzi formeranno la squadra che parteciperà alla gara, mentre gli altri si occuperanno della logistica e dell’organizzazione di attività parallele alla gara stessa.
Infine, ecco l’ultimo arrivato.
Il progetto è denominato “ROMUAS” (Recover outdated machines using Arduino for scaling up ESTEAM and green skills); prevede l’utilizzo di schede Arduino per rimettere in funzione, aggiornandoli, macchinari e strumenti di misura (oggi inutilizzati) delle nostre industrie e dei nostri laboratori. Gli studenti dovranno confrontarsi per trovare soluzioni ecologiche e accattivanti, per rimettere in funzione strumenti e macchinari, che potrebbero trovare nuovi impieghi o essere esposti in musei e mostre. Il primo incontro di preparazione si svolgerà a fine mese a Valencia. Poi inizieranno i lavori in classe e sul territorio. Anche in questo caso, prevediamo di coinvolgere una ventina di studenti delle terze classi. A breve sul nostro sito pubblicheremo il bando per aderire al progetto; successivamente, inizieranno i laboratori pomeridiani, rivolti inizialmente a conoscere il funzionamento di Arduino, e, in seguito, al suo impiego in progetti via via più complessi.
I docenti coordinatori dei progetti Erasmus+