Nella sede di Città Studi, prosegue la seconda edizione del progetto My Zelander, ideato da Accademia dei Mestieri di Loro Piana, con una serie di workshop tenuti dagli esperti aziendali provenienti da una realtà famosa in tutto il mondo per la qualità e l’esclusività dei suoi prodotti.
Nel secondo appuntamento gli studenti delle classi terze del Corso tessile moda hanno approfondito i temi relativi alle materie prime e alla fase di filatura: dopo una prima introduzione da parte degli esperti aziendali, i ragazzi sono stati divisi in gruppi e hanno partecipato a una serie di laboratori tenuti dai tecnici di Loro Piana in collaborazione con i docenti curricolari del corso.
La mattinata si è conclusa con una coinvolgente “gara” tra i partecipanti che hanno affrontato un test tecnico proposto dagli organizzatori del workshop.
Prossima tappa sarà la visita alla filatura di Roccapietra al fine di consolidare le competenze acquisite nei laboratori della scuola e permettere ai ragazzi di entrare in diretto contatto con il mondo e i valori di Loro Piana.
Quattro sono i pilastri su cui poggia il progetto:
Investimento da parte dell’azienda sulla formazione dei futuri tecnici, grazie a un team aziendale a disposizione degli studenti;
Collaborazione tra il team di esperti di Loro Piana, i docenti e gli studenti del corso tessile dell’Itis Sella, perché un tessuto è il frutto della collaborazione di tante figure che interagiscono tra loro per il conseguimento di uno scopo comune;
Cura intesa come accompagnamento dell’azienda fino al diploma e come invito ai ragazzi a prendersi cura del progetto, un tesoro che contribuirà ad arricchire non solo le loro competenze tecniche ma anche la loro cultura personale;
Tecnica, intesa come competenzaindispensabile per portare a termine la collezione che gli insegnanti curricolari a scuola e i professionisti in azienda intendono condividere con i giovani protagonisti.
Non ultima la passione, quella che le persone che vivono e lavorano in Loro Piana vogliono trasmettere alle future generazioni, ma anche la freschezza e l’entusiasmo che i tecnici aziendali possono ricevere dai ragazzi, possibili futuri collaboratori e clienti dell’azienda.