Martedì 21, zaino in spalla e scarponcini ai piedi, è partito il progetto Amare la Montagna che vede i nostri allievi al fianco dei volontari CAI impegnati nella tracciatura e nel mantenimento dei sentieri di montagna delle nostre zone.
Il progetto compie 9 anni ed è nato da un’intuizione della prof.ssa Azario, ora in pensione, che si domandava, frequentando i sentieri, come mai in montagna non incontrasse giovani a camminare.
Da qui l’idea di creare un’attività estiva che li coinvolgesse.
A parte lo stop forzato, causa Covid, nell’estate del 2020, anche quest’anno c’è stato un ottimo numero di adesioni: ben 48!
Martedì mattina hanno risposto all’appello 29 ragazzi!
Destinazione santuario di San Giovanni di Andorno e da lì, tramite il sentiero E26, l’obiettivo era raggiungere la cima del Monte Mazzaro (m. 1739 s.l.m.).
Transitando da Frazione Bussetti, dove sorgono alcune baite molto ben curate, superata una parte di bosco ripidissima e abbastanza impegnativa a causa di un terreno sdrucciolevole, i ragazzi hanno cominciato a lavorare sodo sforbiciando felci ed erba alta, pitturando sulle pietre i famosi segni bianchi e rossi che identificano il sentiero e apponendo nuove targhette sui tronchi degli alberi. Dopo aver raggiunto Capanne Bele (m.1380), a 200 metri di dislivello dalla vetta, grossi nuvoloni cominciavano ad avvolgere il nostro gruppo e puntuale come da meteo svizzero, alle 13 ci siamo trovati sotto la pioggia.
Dietro front per tutti e rientro a San Giovanni.
Un vero peccato non essere riusciti a finire il lavoro: il sentiero aveva bisogno di molta manutenzione e, nell’ultimo tratto, i vecchi segni ormai sbiaditi necessitavano di essere ripassati, ma davanti al maltempo bisogna arrendersi.
Non poteva mancare la foto di gruppo con la bandiera verde di Legambiente appena assegnata al nostro istituto, al CAI di Biella, ai ragazzi del G.A.S. (gruppo alpinistico scolastico) dell’IC di Valdilana e al rispettivo CAI.
Professoressa Rita Repetto