12 luglio 2022
Monte Tovo
Quarta e ultima uscita per i ragazzi che hanno aderito alla nona edizione del progetto Cai “Amare la montagna” in collaborazione con EduFabLab e la “Carovana Scolastica”.
Non potevamo finire in maniera migliore: alle 7.30, al ritrovo davanti alla scuola, il dott. Paolo Zegna, presidente di Fondazione Biellezza, ci ha fatto una sorpresa!
E’ venuto a ringraziarci per l’impegno e il lavoro svolto in questa attività di salvaguardia e manutenzione dei sentieri, spiegandoci come essi siano patrimonio prezioso del Biellese, ma anche “spina nel fianco” perché richiedono costanti cure e attenzioni. Costituiscono un’attrattiva turistica solo se mantenuti in buono stato e noi nel nostro piccolo abbiamo dato un grande contributo. La buona notizia è che Fondazione Biellezza ci sosterrà con un finanziamento per l’attività del prossimo anno.
Presenti anche Andrea Formagnana, presidente del CAI Biella, e Luca Monteleone, presidente del Panathlon Biella.
L’ultima uscita è stata sicuramente la più impegnativa.
Partiti dal piazzale della funivia di Oropa, intrapresa la strada asfaltata che porta alla galleria di Rosazza, abbiamo imboccato il sentiero del Delubro D13a e, attraversando un bellissimo bosco di faggi, siamo giunti a un bivio che ci indicava a destra Alpe Giass Comune e Monte Tovo D14. Nonostante fossimo passati da lì anche l’anno scorso con le nostre attrezzature da decespugliatura manuale, il lavoro è stato ugualmente intenso e ci ha fatto perdere del tempo che non avevamo calcolato. Giunti al Giass Comune (1535 m s.l.m.), non senza aver verniciato e rinfrescato i segni del sentiero, abbiamo iniziato la impegnativa salita al Tovo (2.230 m s.l.m.). Le nostre fatiche sono state ripagate da un panorama spettacolare una volta raggiunta l’anticima del monte (1940 m s.l.m.); in ritardo sulla tabella di marcia, abbiamo rinunciato alla tirata finale fino in vetta e siamo scesi per quella che viene considerata la via di fuga dei concorrenti del Vertical, un sentiero non numerato e non accatastato sulla mappa, ma che abbiamo comunque tracciato con evidenti segni bianchi e rossi.
Giunti all’Alpe Trotta (1810 m s.l.m.), attraverso un sentierino poco visibile e tracciato (D32), abbiamo raggiunto la strada della Pissa D13 e siamo scesi per il rientro.
Conclusione di giornata con merenda offerta dalle proff. e saluti con i volontari del Cai che ci hanno permesso di vivere anche quest’anno una esperienza forte e costruttiva.
Ecco il riepilogo dei lavori fatti e delle tracciature rinfrescate:
- San Giovanni di Andorno-Monte Mazzaro E26
- Piedicavallo-Bocchetta del Croso E70
- Oropa Tracciolino-Poggio Frassati D2
- Sentiero della Madonna da Favaro D2 (lavoro dei ragazzi di Carovana Scolastica)
- Oropa da Delubro a Monte Tovo D14
Professoressa Rita Repetto