Si è svolta sabato scorso, nell’Auditorium di Città Studi, la premiazione relativa alla ventiduesima edizione del premio Biella Letteratura e Industria. Nel corso della cerimonia sono stati premiati anche gli studenti vincitori del concorso per le scuole Una domanda per autore: i ragazzi erano infatti chiamati a formulare una domanda all’autore che maggiormente li aveva interessati.
In tale ambito Matteo Moglia, della classe 5 A EE.ELT, si è classificato al secondo posto, con una domanda rivolta a Francesco Casolo, autore de La salita dei giganti, romanzo in cui viene narrata la saga della famiglia Menabrea.
La domanda, affidata ad un video in cui si vedono scorrere immagini di Gressoney – luogo d’origine dei Menabrea e dei Thedy, nonché dei documenti esposti presso il museo Menabrea di Biella – ha riguardato proprio l’utilizzo del materiale cartaceo da parte di Francesco Casolo e, indirettamente, il valore e la persistenza della pagina scritta. Per la redazione del romanzo, determinante è stata infatti per Casolo la possibilità di consultare vecchie lettere, pagelle e diari, cosa che gli ha creato la sensazione di aver instaurato un dialogo con i suoi personaggi, resi vivi nel tempo proprio per aver affidato a carta e penna i propri pensieri.
Alla luce di ciò, Moglia ha sollevato il problema della presenza questa tipologia fonti scritte in prospettiva futura. “In poche parole” – ha osservato Moglia – “in un’epoca dominata dalla dematerializzazione e dall’uso di social pervasivi, invasivi ma volatili, è lecito domandarsi se in futuro saremo ancora in grado di ritrovare tracce altrettanto significative quanto quelle scovate negli archivi scandagliati da Francesco Casolo, o le tante storie individuali saranno destinate a perdersi nel mare magnum dell’inconsistenza del web, compromettendo per sempre la possibilità di fornire elementi anche solo per la narrativa di intrattenimento? Una riflessione molto apprezzata dalla giuria che, appunto, gli ha conferito il secondo premio.
Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne
Itis “Q. Sella” – Biella