La classe 5A degli informatici dell’ITIS di Biella ha avuto l’opportunità di visitare l’Archivio Storico del Gruppo Sella nella sede di Via Serralunga, il cuore pulsante di documenti e testimonianze della lunga storia del Gruppo Sella.
La visita è stata guidata dal responsabile dell’Archivio Fabrizio Gremmo e dal suo collega Luigi Mosca che hanno spiegato la storia imprenditoriale della famiglia Sella, risalente addirittura al 1600, quando erano già protagonisti nei settori tessile e agricolo. Prima di terminare la visita ci si è soffermati sulla macchina Enigma, un’icona storica nel mondo dell’informatica e, nella sua versione militare, della Seconda Guerra Mondiale.
Gaudenzio Sella fondò la banca Gaudenzio Sella & C nella seconda metà del 1800, rinominata Banca Sella nel 1900. Attraverso una veloce ma completa panoramica, gli studenti hanno appreso come la banca sia cresciuta nel corso dei decenni grazie ad una efficiente gestione perseguita attraverso l’attenzione agli aspetti tecnologici.
Noi giovani studenti di informatica ci siamo sorpresi alla vista degli archivi cartacei relativi ai bilanci e ad altra documentazione poiché al giorno d’oggi tutta l’informazione è digitalizzata all’interno dei calcolatori elettronici tramite i database. Altra curiosità è stato scoprire che la colorazione della carta dei documenti ha anche un’attinenza con la storia in quanto durante la II Guerra Mondiale, la carta era riciclata per mancanza di materie prime e quindi il suo colore era scuro e “sporco”, mentre a partire dagli anni ‘50 è scoppiata la moda del colore bianco come simbolo di restaurazione e rinascita dalle macerie della guerra.
Un altro articolo che ha stimolato l’interesse di noi studenti è stato un grande libro, il “Kelly’s directory of merchants manufacturers and shippers of the world 1904”, che può essere considerato l’antesignano di Internet, sul quale si potevano ricercare le informazioni di tutte le aziende presenti al mondo, già a partire dalla seconda metà dell’800. All’interno del libro, le aziende sono ordinate per aree geografiche, ognuna delle quali facilmente rintracciabile grazie alla colorazione delle pagine. Proprio osservando i colori ci si rende conto di quanto il Regno Unito, ed in particolare la zona londinese, fosse la potenza economica di riferimento di quegli anni.
Tra le varie statue e foto storiche che rappresentano i massimi esponenti della famiglia, macchine da scrivere e calcolatrici, postazioni da lavoro con penne e calamaio, un oggetto tra tutti si è contraddistinto nella visita: la macchina Enigma. L’Archivio possiede la versione civile di questo dispositivo elettromeccanico, utilizzato per cifrare e decifrare i messaggi inviati fra banche. Ad esempio, a quei tempi chi partiva dalle aziende biellesi per andare ad acquistare la lana in Australia portava con sé una considerevole somma di denaro in contanti e sarebbe stato molto pericoloso che la banca fornisse alla sua omologa australiana le generalità del viaggiatore attraverso dei messaggi in chiaro: per questo motivo era necessario rendere segrete le comunicazioni.
Successivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, le forze armate tedesche usarono Enigma per cifrare le comunicazioni inviate al fronte ma il grande matematico inglese Alan Turing riuscì a costruire una macchina in grado di decifrare Enigma, salvando così numerose vite umane. Le ricerche per arrivare a costruire la macchina di Alan Turing sono state una delle basi fondanti per lo sviluppo dell’informatica con la quale tutti noi oggigiorno abbiamo a che fare quotidianamente. Questa storia è raccontata nel film “The Imitation Game” del 2014.
Dal punto di vista tecnico, Enigma è un dispositivo elettromeccanico che permetteva di cifrare e decifrare messaggi. Ha l’aspetto di una macchina da scrivere ma con due tastiere: una inferiore ed una superiore nella quale i tasti sono caratterizzati da lettere luminose che si accendono ogni qualvolta viene premuto un tasto sulla tastiera inferiore. La sequenza delle lettere che si illuminano fornisce il messaggio cifrato o viceversa. La macchina è caratterizzata da tre dischi, chiamati rotori, i quali hanno sei contatti per lato. I tre dischi sono collegati fisicamente, e il loro funzionamento si basa su un meccanismo di rotazione: il primo disco ruota ogni volta che viene battuta una lettera, il secondo disco ruota di una lettera ogni volta che il primo compie un giro completo e il terzo ruota di una lettera ogni volta che il secondo compie un giro completo. La macchina è un esempio di dispositivo crittografico a chiave simmetrica. Su Internet è possibile ottenere numerose informazioni sul suo funzionamento ed è presente nei più grandi e frequentati musei della scienza e della tecnica al mondo, come ad esempio il “Deutsches Museum” di Monaco di Baviera.
In conclusione, possiamo affermare che, in meno di due ore, questo incontro ha trasportato la nostra classe attraverso il tempo, dalla storia imprenditoriale dei Sella agli impatti della guerra, fino all’intricata rete di cifratura di Enigma. Una lezione che ha sottolineato l’importanza di preservare la documentazione, non solo dal punto di vista legale, ma anche come testimonianza preziosa della nostra storia collettiva.
Autori: Michael Nunzio Alario, Fabrizio Gaetano De Toma della classe 5A “Informatica” ITIS.