L’ex pugile pluricampione del mondo Alessandro Duran all’Itis per raccontarsi agli studenti
Serata d’eccezione per gli allievi del Liceo Sportivo dell’Itis, che il 22 aprile scorso
hanno potuto ascoltare la conferenza di Alessandro Duran, ferrarese ex pugile classe 1965, cinque volte campione italiano, tre volte campione europeo e due volte campione mondiale WBU nella categoria pesi Welter.
Organizzatore della serata, il prof. Stefano Marrazzo, docente di Scienze motorie dell’Istituto di via Rosselli, che spiega così il significato didattico dell’evento: “Gli sport di combattimento sono nella programmazione del triennio di Liceo sportivo: poter ascoltare dalla viva voce di un pluricampione del mondo aneddoti e segreti della nobile arte, comporta per gli studenti e per noi tutti un’occasione di crescita straordinaria. Ricordo inoltre che Alessandro non solo è stato un grandissimo campione, ma addirittura proviene da una famiglia di campioni: il padre Juan Carlos, pugile argentino naturalizzato italiano, fu più volte campione europeo tra gli anni ‘60 e ‘70, mentre il fratello Massimiliano è stato pure lui campione del mondo di pugilato negli anni ‘90.”
Nel corso della sua lunga carriera, Alessandro Duran ha disputato 63 incontri vincendone 51, 16 dei quali per ko; grazie a questi risultati è entrato nella Hall of fame del pugilato italiano, un riconoscimento che condivide, tra gli altri, con Primo Carnera, Nino Benvenuti, Patrizio Oliva e il fratello Massimiliano.
Divenuto insegnante di pugilato e apprezzato commentatore tecnico su vari canali televisivi, nella conferenza biellese l’ex pugile ha ripercorso le fasi salienti della carriera coadiuvato dai filmati delle sue vittorie, per fornire poi un quadro generale del pugilato a livello italiano e mondiale. “Un situazione non facile – ha affermato il campione – quella della boxe professionistica nazionale, che sconta un ventennio di mancati investimenti da parte dello Stato. Devo però dire che ultimamente si ravvisano segnali che fanno sperare in una inversione di tendenza.”
E poi via ad illustrare la vita quotidiana del pugile, fatta di pesanti sacrifici: “Per arrivare a certi livelli – ha proseguito Duran – occorre allenarsi duramente 365 giorni l’anno; e poi dimenticatevi vacanze, pizze, birre e mangiate con gli amici anche molti mesi prima di un incontro. Pensate cosa ha significato per me dover combattere per ben due volte il giorno di santo Stefano e una volta a Pasqua… Però – ha ricordato – se si è rigorosi con se stessi i risultati arrivano.”
Personaggio carismatico e grande comunicatore, l’ex pugile ha poi risposto alle numerose domande giunte dagli studenti, durante le quali ha pure ricordato le lunghe ore antecedenti un grande incontro, passate nella solitudine di una camera d’albergo dall’altra parte del mondo a cercare di caricarsi psicologicamente. Su un discorso che gli sta molto a cuore Duran è stato particolarmente deciso: “Come altri sport, anche il pugilato ha conosciuto la piaga del doping; oltre a falsare le prestazione di un pugile che così danneggia gli atleti onesti, chi pratica queste scorciatoie rischia molto spesso la vita. Per cui, ragazzi, fate come me e state lontani da certe sostanze! Volete sapere qual era il mio “doping”? Ve lo dico subito: corsa al mattino, palestra al pomeriggio e tanta determinazione: é solo così che sono riuscito a diventare quello che sono diventato.” E se lo dice un due volte campione del mondo…
Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne Itis “Q. Sella”