
Ogni anno, il 22 aprile, il mondo celebra la Giornata della Terra, una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.
È stata istituita nel 1970 dalle Nazioni Unite, grazie a un senatore statunitense che voleva sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi ambientali; erano già diversi anni che ambientalisti ed ecologisti cercavano di responsabilizzare la società su queste tematiche, ma la svolta arrivò solo nel 1969, dopo un disastroso riversamento di petrolio nel mare al largo della California.
Da allora, annualmente vengono organizzate manifestazioni e iniziative ecosostenibili, per smuovere la coscienza pubblica facendo riflettere sull’importanza di preservare la nostra casa e promuovendo azioni concrete per tutelarla; anche celebrità come Leonardo DiCaprio e Brad Pitt si impegnano ormai da tanti anni per coinvolgere ed educare il mondo sugli effetti che le nostre azioni hanno sull’ambiente, per non parlare delle migliaia di attivisti, prima fra tutti Greta Thunberg, che ha dato voce a tanti giovani studenti desiderosi di avere un futuro migliore.
A oggi, il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità sono situazioni innegabili che stanno mettendo in serio pericolo il nostro pianeta, minacciando interi ecosistemi e diverse specie animali e vegetali.
Negli ultimi anni, inoltre, le risorse naturali vengono consumate a un ritmo sempre più insostenibile, utilizzandone più di quanto la Terra stessa riesca a produrne; l’Overshoot Day è una sorta di orologio energetico, che segna la data in cui ogni Paese ha consumato tutte le risorse naturali disponibili che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno.
Il termine dei beni naturali previsto per l’Italia nel 2025 è il 6 maggio, anticipato di quasi due settimane rispetto all’anno precedente; a livello mondiale coincide con il mese di agosto, ma il sovrasfruttamento continua a farsi sempre più marcato, tanto che si stima che entro il 2050 l’umanità consumerà il doppio di quanto la Natura produce.
È possibile invertire la rotta, ma è necessario l’impegno di tutti per cambiare il futuro del nostro mondo; le risorse che ci vengono offerte non sono infinite e noi non ne siamo i padroni.
Uno sforzo collettivo è indispensabile se si vuole garantire la sopravvivenza dell’ecosistema mondiale; bastano semplici gesti quotidiani, come riciclare ed evitare gli sprechi, che però possono davvero fare la differenza.