BIELLA PER GAZA: “FERMATE IL GENOCIDIO”

Venerdì 3 ottobre più di trecento studenti hanno espresso solidarietà verso Gaza…

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, lo scritto di una nostra studentessa che ha partecipato alla manifestazione tenutasi giorni fa a Biella in solidarietà con la Flotilla diretta a Gaza. Ricordiamo che il giornalino, organo di informazione dell’Istituto e luogo di discussione e di civile confronto tra opinioni, è sempre a disposizione di chiunque voglia partecipare con propri contributi al dibattito culturale sugli argomenti più vari. Ben vengano, dunque, interventi come questo.

                                                                                                                               La Redazione

Venerdì 3 ottobre più di trecento studenti hanno deciso di rompere il silenzio e scendere in piazza Duomo aderendo allo sciopero generale per esprimere solidarietà verso Gaza, verso la Global Sumud Flotilla e al contempo il proprio dissenso per il genocidio in atto.

Durante la mattinata le vie di Biella si sono riempite di bandiere palestinesi, cartelloni, manifesti e soprattutto voci, dalle più giovani degli studenti a quelle più mature di alcuni professori, stanche di stare in silenzio. Anche la fontana del Mosè in piazza Duomo ha “partecipato” dopo essere stata munita della bandiera della Palestina e di quella della pace, accompagnata dalla scritta “Non è politica ma umanità, il popolo italiano è con la Palestina”.

In seguito al breve corteo, gli studenti si sono uniti in piazza e hanno dichiarato la loro posizione con diversi interventi.

“Oggi siamo qui per ricordare che la libertà non è un privilegio, ma un diritto e la nostra presenza è per manifestare vicinanza nei confronti di chi sta subendo da troppo tempo un effettivo genocidio” dichiarano alcuni ragazzi ai microfoni, mentre altre studentesse affermano: “Non possiamo stare ferme a guardare, venire qui è il minimo che possiamo fare”.

A esprimere indignazione è stato l’ennesimo alunno: “All’interno del corteo c’è tanta rabbia, gli unici che hanno provato a cambiare le cose sono stati i coraggiosi attivisti della Flotilla che sono stati bloccati sotto gli occhi di tutti. Siamo qui per chiedere trasparenza per quello che è successo, questa situazione deve risvegliare le coscienze”

In seguito ai discorsi dei giovani partecipanti, hanno preso la parola alcuni dei professori che hanno deciso di scioperare, i quali, oltre ad approfondire la storia tra Palestina e Israele, hanno speso alcune parole verso chi ha deciso di non prendere parte alla manifestazione dicendo: “Vorremmo dire a tutti i genitori, che oggi hanno vietato ai propri figli di venire qua e hanno preferito mandarli a scuola, di pensare alle madri e ai padri dei bambini di Gaza, che a scuola non ci possono più andare”.

Infine, ai ragazzi che invece erano lì ad ascoltare: “Per finire, invitiamo tutti gli adulti che affermano che i giovani d’oggi non hanno più voglia di fare niente di guardarsi attorno, perché oggi loro sono la maggioranza rispetto a noi “grandi” e il motivo è che questi ragazzi, al contrario nostro, hanno davvero capito cosa vuol dire essere umani”.