Mercoledì 22 ottobre gli studenti di 4A del nostro Liceo hanno iniziato un progetto con Cascina Oremo, un luogo inclusivo che negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento nel nostro territorio per l’educazione, l’orientamento e lo sport.
Il nome di questo progetto è “STEM to BI”, che richiama le materie STEM, ovvero l’insieme delle discipline scientifiche e tecnologiche, mettendole in relazione con Biella, la nostra città.
I ragazzi hanno iniziato il percorso con due ore iniziali di orientamento guidate da una psicologa e un’educatrice, che li hanno avvicinati al mondo STEM ma prestando una particolare attenzione alla parità di genere e all’inclusione: attraverso semplici grafici, infatti, hanno illustrato le tendenze di ragazzi e ragazze a scegliere determinate università in campo scientifico.
In particolare, è stato messo in luce il fatto che i medici che vengono assunti sono prevalentemente uomini, nonostante la maggioranza di persone che si laureano in medicina siano donne. Questo è frutto di un profondo pregiudizio radicato all’interno della nostra società, secondo cui, in qualsiasi azienda o settore, è più affidabile assumere un uomo rispetto a una donna, principalmente perché in questo modo non si corre il rischio che il soggetto rimanga a casa per maternità.
È stato poi spiegato ai ragazzi il percorso che verrà seguito durante l’anno: una serie di laboratori che spaziano dalla robotica all’astrofisica, un incontri con esperti del mondo del lavoro, e un hackathon finale, momento di confronto con le altre scuole che hanno aderito a questo progetto.
Infine, i ragazzi sono stati invitati a riflettere su ciò che il nostro territorio offre dal punto di vista lavorativo; la società in cui viviamo, infatti, ormai dà per scontato che a Biella non ci sia nulla di buono per cui valga la pena restare, motivo per cui la maggior parte dei ragazzi frequenta un’università al di fuori del nostro territorio e molto spesso non ritorna più in provincia, perché trova occasioni lavorative in qualche altra città e lì si stabilisce.
L’educatrice, però, ha messo al corrente gli studenti sulle numerosissime aziende del biellese che costituiscono una risorsa importante per il nostro territorio, le cui proposte lavorative sono spesso ignorate proprio perché in pochi sanno della loro esistenza.
Gli studenti, quindi, sono stati invitati a viaggiare in ogni parte del mondo, studiando quanto più possibile ovunque si vada, ma con l’idea, e forse anche la necessità, di ritornare nella propria città, per dare il proprio contributo al territorio che li ha cresciuti.
Martina Borello

