
Il premio Nobel per la Pace è uno dei sei premi istituiti da Alfred Nobel e viene assegnato ogni anno a Oslo, in Norvegia, a chi ha contribuito in modo significativo alla lotta per la pace. Nel corso del tempo, il premio è stato ottenuto da diverse figure di spicco, come Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta e Nelson Mandela.
Quest’anno è stato assegnato a Maria Corina Machado, una politica venezuelana che da anni cerca di denunciare il sistema di corruzione e di violenza che regna nel Paese.
Nel 2002 ha fondato Sùmate, che in spagnolo significa “unisciti”, un’associazione che ha lo scopo di monitorare le elezioni, denunciando gli imbrogli elettorali, e mira a garantire i diritti civili e le libertà politiche dei singoli cittadini.
È risaputo, infatti, che il Venezuela abbia subito una profonda trasformazione politica, passando da essere una democrazia instabile a diventare un regime autoritario; dalla repressione dell’opposizione e la censura mediatica di Hugo Chàvez alle diverse elezioni manipolate di Nicolàs Maduro, tutt’oggi ancora Presidente del Paese.
Nonostante ciò, però, per salvaguardare i diritti della popolazione, Maria Corina Machado non ha mai incoraggiato l’insurrezione armata né la corsa agli armamenti contro al governo: nella sua azione di resistenza non è contemplata la violenza.
Ormai da anni, la leader politica è costantemente perseguitata dal regime di Maduro.
Chiunque entri in contatto con lei è costretto a pagare un prezzo, perché tutti i suoi affetti sono a rischio; Maria Corina Machado non è ancora stata arrestata esclusivamente grazie alla sua visibilità mondiale, perché incarcerarla insieme alle centinaia di detenuti politici già dietro le sbarre creerebbe troppo scalpore e metterebbe il regime in una posizione difficile.
Per questo, tale assegnazione del Premio Nobel per la Pace è un grande passo in avanti, perché mette in luce una persona che ha piena fiducia nella parola e non nella violenza, perché dà voce a una donna che crede nella libertà di espressione e non nella presunzione di poter ottenere tutto ciò che si vuole con l’uso della forza, perchè, ancora una volta, ci permette di ripetere le parole di Maria Corina Machado: “Vogliamo democrazia, libertà e pace”.
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