
Il conclave è uno di momenti più importanti per la Chiesa cristiana cattolica: non si tratta solo dell’elezione del nuovo romano Pontefice, cioè il Papa, ma di un momento di profonda riflessione spirituale e religiosa, non solo per i cardinali, ma, in generale, per i cattolici di tutto il mondo.
Il conclave si tiene tra i quindici e i venti giorni dopo il decesso del Papa o dopo la sua rinuncia alla carica, come successe nel 2013, con il passaggio della guida ecclesiastica dalle mani di Benedetto XVI a quelle di Francesco. Durante questo momento di elezione, i cardinali elettori, cioè coloro i quali hanno meno di ottant’anni, si riuniscono all’interno della Cappella Sistina e votano fino a quando uno dei candidati, non necessariamente un cardinale elettore né tanto meno un cardinale, non riceve almeno i due terzi delle preferenze.
Per fare in modo che la nomina del nuovo pontefice non sia influenzata esternamente, inoltre, i cardinali votano in segreto e per due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio, senza poter avere contatti con il mondo esterno.
I risultati vengono annunciati tramite un’antica tradizione: dal comignolo della Cappella Sistina si leva la fumata nera in caso di mancata elezione oppure bianca quando è avvenuta la nomina del nuovo Papa.
Dopo l’elezione, viene chiesto al futuro pontefice di accettare la carica e di scegliere il nome papale; successivamente, tutto il clero si reca alla Basilica di San Pietro e un cardinale, nominato protodiacono in occasione del conclave, annuncia a gran voce dal balcone di piazza San Pietro “Nuntio vobis gaudium magnum, Habemus papam” (“Annuncio a voi con grande felicità: abbiamo un Papa”). Questo è un detto latino che viene usato per annunciare ai cristiani cattolici l’avvenuta dell’elezione del nuovo Papa e il suo nome. A quel punto, il nuovo pontefice si affaccia dal balcone e pronuncia un discorso, concludendo così la cerimonia.
Curiosità sul conclave:
- per tutta la durata della nomina del nuovo pontefice i cardinali vivono completamente isolati: sono sorvegliati dalla Guardia Svizzera e dalla Gendarmeria Vaticana, ogni comunicazione esterna è proibita con qualsiasi mezzo, compresi l’utilizzo di telefoni, e-mail o social media. Chiunque violi la regola rischia la scomunica;
- all’interno della Cappella Sistina, durante l’elezione, vi sono anche una squadra medica e una del personale di servizio che devono rispettare le stesse regole;
- uno dei conclavi più lunghi della Storia è durato 1006 giorni (circa tre anni) e, per questo, i cardinali hanno dovuto centellinare le scorte. Per evitare il ripetersi di situazioni del genere, è stata aggiunta una norma: durante l’elezione del pontefice si può arrivare fino alla trentaquattresima votazione se c’è disaccordo sulla scelta del futuro papa, dopodiché si procede col ballottaggio fra i due candidati più votati.