
«Io, Alfred Bernhard Nobel, dichiaro qui, dopo attenta riflessione, che queste sono le mie Ultime Volontà riguardo al patrimonio che lascerò alla mia morte.
La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità.» Con queste parole, riportate all’interno del suo testamento, Alfred Nobel istituì, nel 1895, i premi più prestigiosi al mondo per coloro che contribuiscono, anno dopo anno, nel campo della Letteratura, della Fisica, della Chimica, della Medicina, della Pace e, infine, dell’Economia, (quest’ultimo istituito in realtà nel 1968 dalla Banca di Svezia, in occasione del suo 300º anniversario, e assegnato per la prima volta nel 1969).
Ma chi fu quest’uomo? Nobel nacque a Stoccolma il 21 ottobre del 1833. Il padre era un prominente inventore e ingegnere e da ciò si può intuire da dove il fondatore del premio abbia preso più ispirazione. Dopo che il padre andò in bancarotta, la famiglia si trasferì a San Pietroburgo dove si riprese finanziariamente grazie alla produzione di armamenti. Il giovane Alfred, infatti, dimostrò fin da subito una passione per la chimica e, soprattutto, per gli esplosivi. Proprio in questo contesto ebbe l’occasione di incontrare i due scienziati che sintetizzarono la nitroglicerina, un composto chimico altamente pericoloso: quando si congela, infatti, crea degli aghi che, se spezzati, innescano l’esplosione.
A ogni modo, a partire dal 1853 iniziò a depositare una serie di brevetti sui primi detonatori: con lui si aprì l’era degli esplosivi ad alto potenziale. Ma la vera svolta arrivò nel 1864: inventò la dinamite. Questo nuovo esplosivo rivoluzionò il settore minerario, oltre a quello delle costruzioni, arricchendo moltissimo, naturalmente, lo scienziato, che a questo punto poteva vantare quasi 360 brevetti a suo nome.
A questo punto, dopo aver compreso chi è stato veramente Alfred Nobel, viene naturale domandarsi come mai una persona che diede vita a un’invenzione tanto distruttiva abbia creato un premio così prestigioso al mondo, che riguarda aspetti completamente in controtendenza rispetto alle sue ideazioni. A tal proposito, esiste una storia secondo la quale un giornale francese avrebbe erroneamente riportato la morte di Alfred stesso, mentre in realtà era morto suo fratello: il giornale in questione usò parole sprezzanti e spregevoli nei suoi confronti, usando il soprannome di “mercante di morte”, proprio perché si era arricchito grazie alla sua invenzione che aveva portato morte ovunque.
Ovviamente si tratta di una storia non verificata, ma è chiaro che lo scienziato non volesse essere ricordato come “il mercante di morte” e si sa che si pentì profondamente delle implicazioni causate dalla dinamite. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, si dedicò alla filantropia: proprio per questo nel testamento il suo patrimonio venne devoluto alla creazione di un premio che valorizzasse il progresso umano.
Oggi si può affermare che il suo tentativo di dissociarsi dalla sua terribile creazione ha funzionato a dovere: il suo cognome è diventato sinonimo dei prestigiosi premi che vengono assegnati ogni anno ai fortunati che hanno lasciato un solco, una traccia, nella storia del progresso e della diplomazia.
Insomma, Alfred Nobel riuscì a farsi ricordare come colui che inventò i premi omonimi e non come “mercante di morte”. Una preoccupazione in meno!
Shaveen Ketawala Kaluvitanage
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