
Come ogni anno, gli studenti sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti e i componenti della Consulta provinciale. Tra i candidati spiccano personalità ricche di entusiasmo, idee e voglia di fare, con un obiettivo comune: rendere la nostra Scuola un luogo migliore, più vicino agli studenti, più creativo e più aperto al cambiamento.
È tempo di conoscere i nuovi candidati dell’Istituto; da sinistra a destra della foto abbiamo: Sofia Sangalli, Manuel Caneparo, Matteo Trudettino, Alessandro Gradin, Federico Lesna, Alessio Puccio, Martina Cracco.
La loro lista si chiama “Finalista” e il motto è semplice: “Velocità, noi siamo velocità”.
Il gruppo “Finalista” si presenta con una visione molto chiara: portare una ventata di novità all’interno della scuola.
<<Ci siamo candidati perché siamo volenterosi di vivere un’esperienza nuova, che ci permetta di mettere in atto idee innovative, capaci di migliorare il comfort degli studenti, ma anche di aprire la scuola al cambiamento>>.
Le idee sono tante e varie, spaziano dall’aumento del numero delle macchinette per spuntini e caffè a Città Studi al voler chiedere direttamente agli studenti quali grafiche far stampare sulle felpe d’Istituto, ma anche creare un gruppo all’interno del quale condividere materiale e appunti.
I rappresentanti hanno anche pensato a modificare i momenti meno formali, come il voler introdurre l’evento “Babbo Natale Segreto” sotto Natale e hanno espresso il desiderio di provare ad aprire la festa di fine anno scolastico agli altri Istituti biellesi, magari in una cornice più capiente come lo Stadio Pozzo.
Queste, ovviamente, sono solo alcune delle proposte che il gruppo “Finalista” vuole mettere in atto, e noi non possiamo fare altro che aspettare per vedere di cosa siano capaci di fare.
Oltre ad alcuni componenti di “Finalista”, si è candidato per la Consulta provinciale anche David Giuliano Pelosi, un ragazzo con un’idea e un desiderio che rivoluzionerebbero la scuola passo dopo passo. Pelosi punta ad avvicinare il nostro Istituto agli standard e alle attività delle scuole estere, attraverso piccoli ma significativi cambiamenti nel tempo.
<<Vorrei che la nostra scuola fosse più aperta e moderna, che gli studenti sentissero che la loro voce può davvero avere un impatto nella realtà di tutti i giorni. A volte, in certi ambiti, manca attenzione e credo che il nostro impegno possa colmare quel vuoto>>.
Le elezioni di quest’anno sembrano promettere idee fresche, piene di partecipazione e di tanta energia. Qualunque sia l’esito delle elezioni una cosa è certa: la voglia di migliorare la scuola non manca e le nuove generazioni sono pronte a dimostrarlo.
