Quest’anno la nostra classe ha aderito al progetto “Gruppo Noi” che si occupa di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo sui minori attraverso numerosi incontri e iniziative. Tra di esse ho apprezzato in particolare l’appuntamento con enti specializzati e a disposizione degli alunni per affrontare l’argomento. I volontari delle associazioni “Il Cammino”, “Olly” e “Il Poliedro” ci hanno spiegato cosa si intende per cyberbullismo che può essere costituito da qualsiasi forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria o altre intimidazioni rivolte al minore e realizzata per via telematica. Lo scopo intenzionale del cyberbullo è quello di isolare la sua vittima mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo mediante la violazione della privacy e la divulgazione di immagini senza consenso.
Abbiamo, però, imparato che oggi per combattere questo drammatico fenomeno ci sono tanti strumenti a disposizione degli studenti che vanno dall’istanza di oscuramento, rimozione o blocco di qualsiasi dato personale del minore medesimo, all’istituzione di un referente scolastico con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, tra le quali è vi è anche la richiesta di ammonimento al Questore.
L’iniziativa ha riguardato le tre classi coinvolte nel progetto, 1D-1E-1I ITI, le quali, a rotazione, sono state protagoniste di tre momenti di formazione. Con due avvocati dell’associazione “Il Cammino” sono stati approfonditi temi riguardanti la legalità e la sicurezza informatica; le dinamiche relazionali e di classe sono state al centro dell’incontro con una psicologa della fondazione “Olly”, mentre gli aspetti legati alla percezione del sé e del proprio corpo sono stati affrontati dal presidente dell’associazione “Il Poliedro”.
Alessio Marchesan