Quando lo sport incontra la scuola. Il Panathlon premia i migliori elaborati degli studenti biellesi.

“Lo sport praticato, lo sport conosciuto sui libri, lo sport immaginato e sognato: e con la scuola come la mettiamo?”. Questo il tema che Il Panathlon Club Biella ha proposto quest’anno a studenti e docenti i quali hanno presentato le loro considerazioni attraverso testi scritti o multimediali. Giovedì 30 aprile, nel corso dello spettacolo “L’isola che non c’è” allestito nella palestra del nostro Istituto, sono stati premiati gli studenti del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate che hanno vinto il primo premio – nella categoria riservata agli studenti delle Scuole medie superiori- grazie alla composizione di un articolo e alla realizzazione di una presentazione in PowerPoint.

Ecco le loro riflessioni

“Quando la mia professoressa di Scienze motorie e sportive, ci ha proposto di scrivere una riflessione che riguardasse il rapporto tra la scuola e lo sport, lì per lì non mi è venuto in mente nulla. Un giorno, però, ho raccolto i miei pensieri e di getto li ho riportati sulla carta; non avevo nessuna aspettativa  e, per questo, sentendomi libera, è stato semplice e naturale ascoltarmi ed ascoltare il mondo che mi circonda, quello dei giovani come me. Ciò che ho scritto sono pensieri venuti dal cuore; ho ripercorso con la mente gli anni passati, quando all’età di sei anni ho iniziato, proprio grazie alla scuola, a frequentare i corsi di mini basket: per me si trattava di puro divertimento, ma nel frattempo imparavo a giocare nel rispetto delle regole; ho ripensato anche ai momenti in cui la pratica sportiva è diventata più competitiva e a quando le paure di non essere all’altezza della situazione mi procuravano ansia. L’articolo con cui ho partecipato e vinto il concorso mi ha riportato indietro, emotivamente, al passato di giovanissima atleta e mi ha indotto a soffermarmi e a riflettere sull’importanza che lo sport riveste per noi giovani.  Ringrazio la mia insegnante, prof.ssa Anna Zumaglini, che mi ha dato questa opportunità e il mio docente di lettere, prof. Marco Zerbola: se ho vinto questo concorso lo devo anche a loro che  mi hanno appoggiata in questa bellissima iniziativa”                                                                     Rosita Orsetti, III D LSSA

“Noi abbiamo pensato all’acronimo della parola SPORT e abbiamo creato un prodotto multimediale di cui il seguente è un breve resoconto:

S come SCUOLA, dove lo sport è soprattutto un momento di svago ma anche di collaborazione tra compagni durante le ore di Scienze motorie.

P come PERSONALITA’, perché l’attività sportiva incide sulla formazione del carattere di chi lo pratica e in modi diversi a seconda che si tratti di sport individuali o di squadra‏.

O come ORGOGLIO: nello sport, infatti, c’è bisogno di un po’ di sana competitività, ma anche di orgoglio nel rappresentare la propria società, la propria città o addirittura la propria Nazione

R come RAFFORZAMENTO sia fisico, inteso come potenziamento muscolare e scheletrico, sia mentale a livello di concentrazione e di apprendimento.‏

T come TENACIA che significa non arrendersi mai, soprattutto nei momenti difficili, affrontando le sconfitte come momenti da cui ripartire e non come desolanti traguardi
Questa è la nostra visione del connubio tra sport e scuola, che abbiamo maturato in questi quattro anni trascorsi insieme sia in aula sia in palestra”

 

Guendalina China, Chiara Negro, Elisabetta Obi Burçak, Carlo Pasqua, Luisa Rossi    IV A LSSA

4 a Lssa ITI I vincitori del concorso indetto dal Panathlon Copia di Rosita Orsetti