Tra i numerosi aspetti che, in quanto biellesi, dovremmo essere orgogliosi di mostrare ai tanti giovani pellegrini che ci faranno visita a ridosso del 30 agosto, ci sono quelle realtà che da sempre si prendono cura delle necessità dei più deboli.
Si tratta di una ricchezza silenziosa e poco appariscente della quale però abbiamo conosciuto la grandezza in occasione di VitaminaBi, poco meno di un anno fa.
E’ per questo che, nel pensare alla giornata del 27 agosto, si è deciso di offrire una simile esperienza ai nostri ospiti: saranno loro a visitare i luoghi in cui ogni servizio, volontario e non, viene prestato.
L’elenco è davvero lungo e spazia dai progetti Caritas, alle case di riposo, ai centri di accoglienza, fino alle case famiglia. In ogni realtà i ragazzi, divisi in gruppi, porteranno l’energia dell’evento anche a chi non potrà parteciparvi direttamente e, in contemporanea, saranno testimoni del lavoro che nei vari luoghi viene svolto quotidianamente.
Il tema del servizio verrà approfondito da alcuni esperti in un momento di ascolto che seguirà alle visite. Chi viene da fuori, nel pomeriggio, avrà l’opportunità di visitare la città accompagnato dai giovani biellesi per poi confluire in piazza Duomo per la S. Messa col vescovo. La giornata si concluderà con una grande cena e musica all’aperto.
Ciò che ci piace dell’evento “In alto, a casa” è che viene preparato da giovani di tante parrocchie diverse che collaborano ormai da mesi. Nello specifico, per la giornata di giovedì 27 agosto stanno lavorando ragazzi e adulti delle parrocchie S. Biagio, S. Paolo, S. Stefano, S. M. A. di Vigliano, Massazza, N. S. d’Oropa al Villaggio Lamarmora.
Siamo convinti che questo programma possa aiutare tutti i giovani pellegrini a vivere l’Incoronazione come una spinta per una vita di servizio verso l’altro, verso l’alto.
Gabriele Zerbola, IV F LSSAM