Giovedì 5 novembre 2020 è stato l’ultimo giorno di “libertà” per noi abitanti del Piemonte, zona rossa dal giorno successivo.
La parola libertà fa un po’ ridere in questo contesto, ma anche riflettere: infatti, non eravamo certo in un campo di prigionia prima del nuovo “lockdown light”, stavamo vivendo quasi normalmente, ci eravamo fatti le nostre vacanzine, organizzato le nostre festicciole, celebrato il nostro ferragosto… eravamo e ci sentivamo liberi, insomma. Ma poi tutto è di nuovo cambiato, soprattutto la nostra quotidianità: il modo di vivere la scuola è cambiato, il modo di rapportarsi con le persone è cambiato, la nostra vita è cambiata.
In questo breve video, io, diciassettenne che molto probabilmente festeggerà i suoi 18 nella solitudine di quattro mura, parlo di questa situazione dal mio punto di vista e di come ho vissuto la mia ultima “ora d’aria” prima del secondo lockdown.
Francesco Bortolan, IV F LSSAM