Mondo del lavoro, arriviamo anche noi!
Partono i progetti di alternanza
La legge 107/2015, l’ultima riforma della scuola, prevede la realizzazione di progetti di alternanza scuola-lavoro a partire dalla classe terza: noi studenti che frequentiamo un istituto tecnico dovremo dedicare a queste attività 400 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno.
Negli ultimi tempi abbiamo spesso sentito parlare di un mondo del lavoro privo di opportunità per i giovani e finalmente questa sembra un’occasione per acquisire quelle competenze che ci aiuteranno a essere preparati. Certo la novità ha colto un po’ tutti di sorpresa, ma noi, che siamo stati tra i primi a iniziare, per ora non abbiamo incontrato difficoltà.
Al nostro progetto partecipano molti enti del territorio e alcune aziende si sono rese disponibili ad accoglierci in visita. Noi allievi degli indirizzi Chimica e materiali e Biotecnologie sanitarie ci dedicheremo alla filiera dell’abbigliamento: cercheremo di capire quali sono i requisiti che un capo di abbigliamento deve avere per essere davvero sicuro e che cosa significano concetti come tracciabilità, trasparenza, etica nel mondo del lavoro.
Finora abbiamo dedicato una settimana a una serie di attività di formazione che sono iniziate con un seminario in cui i diversi relatori ci hanno parlato dell’importanza delle collaborazioni tra i vari soggetti delle filiere produttive del tessile per favorire lo sviluppo di un sistema economico più trasparente e sicuro. Abbiamo scoperto, per esempio, che talvolta i prodotti tessili possono provocare dermatiti o altre malattie della pelle; anche la scelta dei prodotti chimici da utilizzare durante le varie fasi produttive deve essere rispettosa sia del lavoratore sia dell’ambiente.
Altre attività si sono svolte nei nostri laboratori di Città Studi: per esempio abbiamo provato a tingere fibre di natura diversa e ci siamo resi conto che il lavoro del chimico tintore è impegnativo e richiede molta esperienza.
La visita ai laboratori del CNR di Biella ci ha, d’altra parte, permesso di capire quanto può essere affascinante lavorare nel campo della ricerca. Non tutti sapevamo che la lana delle pecore biellesi non è adatta alla lavorazione in campo tessile, anzi è considerata un rifiuto che deve essere smaltito con costi notevoli. Le giovani ricercatrici ci hanno però spiegato che anche questa lana può essere considerata una risorsa se si riescono a sviluppare progetti per valorizzarla.
Per completare questa prima fase, abbiamo trascorso un’intera giornata presso l’azienda Marchi&Fildi, visitando i vari reparti e assistendo alle fasi della filatura di vari materiali, come poliestere, acrilico, cotone, lana, lino. Ci è stata presentata la storia dell’azienda, nonchè la sua importanza nel contesto economico del Biellese e nel resto del mondo (in particolare in Turchia e in Brasile dove sono presenti altri stabilimenti). Nella stessa occasione è stata svolta una lezione sulla sicurezza in azienda e il titolare ci ha esortati ad avere fiducia nei nostri mezzi, nelle nostre intuizioni e nei nostri studi: è proprio quanto cercheremo di fare per affrontare un po’ più “corazzati” il mondo del lavoro.
Le classi III A CMB CM e III B CMB CBS