Professione reporter

Pino Scaccia incontra i nostri studenti

Biella, 23 maggio. La storia raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona offre di sé una prospettiva diversa rispetto a quella presentata dai libri e dai manuali scolastici: ne hanno avuto prova gli studenti di tutte le classi quinte del nostro Istituto che martedì 22 maggio, in aula magna, hanno incontrato Pino Scaccia, storico inviato e reporter di guerra del  Tg1.

Dopo il saluto del Preside, Scaccia è stato presentato ai numerosi studenti dalla docente dell’Istituto “E. Bona” Anna Raviglione, autrice del libro Soldato Salza Renato l’Eroismo e l’Umiltà – La storia di un sopravvissuto alle campagne di Albania e Russia,  a cui il reporter ha scritto la prefazione.

Le parole del giornalista e le immagini proposte dal documentario Vita da inviato dedicato alla sua attività, hanno fornito un’emozionante testimonianza del suo lavoro: “E’ una professione difficile ma entusiasmante, che mi ha consentito di attraversare la storia, a partire dalla Guerra del Golfo del ’91”.  Da allora Scaccia ha documentato con i suoi reportage gli avvenimenti che hanno segnato la fine del secolo breve e l’inizio del nuovo millennio: è stato “testimone nel mondo”, come ama definirsi, vivendo a lungo nei luoghi teatro di guerra e oggetto delle sue cronache, dalla Croazia alla Russia, dall’Afghanistan alla Libia, dalla Somalia agli Stati Uniti, da cui, tra l’altro, ha inviato le prime immagini della famigerata Area 51. Nei suoi servizi ha affrontato anche le tragedie del nostro Paese occupandosi di mafia, terrorismo, sequestri di persona e dei disastri naturali che ricorrentemente feriscono la nostra terra.

“Da piccolo avevo due sogni: viaggiare e scrivere. Considero un privilegio averli realizzati entrambi”, ha detto ai ragazzi con cui ama confrontarsi e che quindi incontra spesso nelle scuole e nelle università. L’appuntamento si è concluso con le domande degli studenti a cui Scaccia ha risposto con la stessa passione  che ha contraddistinto la sua vita da inviato.