Il Premio “Marcello Meroni” all’IIS “Q. Sella”

Il Premio “Marcello Meroni” all’IIS “Q. Sella” per il progetto “Amare la montagna”

Il riconoscimento è dedicato a chi, in ambiente montano, riesce a essere un esempio positivo

Biella, 27 novembre 2019. Importante riconoscimento all’I.I.S. “Q. Sella”, guidato dal dirigente Giovanni Marcianò, che con il progetto “Amare la Montagna” si è aggiudicato il primo posto del “Premio Marcello Meroni” (nella “sezione cultura- scuole”)  rivolto a scuole e università. La cerimonia di consegna si è svolta a Milano venerdì 22 novembre presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi.

Giunto alla sua XII edizione, il premio a carattere nazionale, promosso dalla Scuola “Silvio Saglio” della Società Escursionisti Milanesi, ha come finalità quella di individuare “talenti” che, per conoscenze, capacità e doti umane, rappresentano importanti esempi positivi da diffondere e imitare: non supereroi, quindi, ma persone “eccezionalmente normali” che si distinguono nel portare a termine iniziative di puro volontariato legate alla montagna e caratterizzate da originalità, valenza sociale, solidarietà, dedizione e meriti etici e culturali.

“Amare la Montagna”, che ha compiuto 6 anni, è nato grazie alla volontà e all’impegno professionale della prof.ssa Daniela Azario che ha proposto l’attività estiva di pulitura e tracciatura dei sentieri del Biellese con la finalità di “far muovere” i ragazzi in ambiente naturale e di portarli in montagna alla scoperta del territorio. Da subito si è creata la collaborazione con il CAI, il Panathlon e CASB; da un numero esiguo di allievi il primo anno, si è cresciuti in modo esponenziale fino a raggiungere un massimo di 118 iscritti alla quarto anno di progetto.

La prof.ssa Azario, ora in pensione, continua a essere presente come volontaria CAI; il testimone è stato raccolto dalla collega,p rof.ssa Rita Repetto, che ha creduto fin da subito nella valenza educativa della attività: il progetto è aggregante, permette a tutti di avvicinarsi alla montagna, visto che l’andatura durante le passeggiate non è competitiva, poiché bisogna raschiare pietre, pulire, pitturare, installare targhette e paline.

Venerdì sera, essere sul palco a Milano con gli altri finalisti, che hanno presentato progetti di tutto rilievo, dal punto di vista scientifico, tecnologico, solidale, ci ha fatto comprendere lo spessore della nostra attività.

Per la “sezione cultura” ha vinto la Società Italiana di Medicina di Montagna, al ventesimo anniversario dalla fondazione, costituita da medici volontari che fanno informazione e prevenzione affinché tutti, dai bambini agli anziani, ai cardiopatici e ai diabetici, possano avvicinarsi alla montagna “con giudizio”. La Società ha presentato lo studio dei vari aspetti fisiologici da conoscere quando ci si incammina nel vero senso della parola…

Per la “sezione ambiente/ università” ha ottenuto il primo posto la dott.ssa Guglielmina Diolaiuti, biologa e ricercatrice, che dedica la sua vita allo studio dei ghiacciai e che ha presentato un lavoro sul Ghiacciaio dei Forni. Collaborando con i colleghi dell’Università di Milano, ha costruito un apparecchio che permette di osservare il ghiacciaio in 3D e che le ha consentito di portare il ghiacciaio nelle scuole milanesi, ma anche agli studenti delle carceri. Per farci apprezzare lo strumento, uno dei nostri ragazzi è salito sul palco e ha indossato la maschera: con un “WOOWWW” ha cominciato a camminare sul palco come fosse sul ghiaccio!  

Per la “sezione alpinismo” il premio è andato a Giuliano Bressan, alpinista esperto, che ha dedicato la sua vita alla ricerca della sicurezza nell’uso dei materiali fondando una società di studi scientifici.

Per la “sezione solidarietà” erano presenti alcuni componenti della Delegazione Soccorso Alpino di Lecco e Gruppo speleologico che, 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, garantiscono il servizio di soccorso, raggiungendo i luoghi più impervi, pur di salvare la vita a sfortunati o imprudenti escursionisti. Con due video relativi ai loro salvataggi, hanno tenuto il fiato sospeso a tutta la platea che ha apprezzato, con un applauso scrosciante, le loro imprese.

Sempre per la “sezione solidarietà” un premio speciale è andato  a Denis Urubko, un giovane russo, 15° uomo a salire TUTTI gli ottomila del mondo e il 9° a farlo senza ossigeno. Durante una spedizione, si è trovato per ben due volte coinvolto nel salvataggio di due alpinisti: ha dovuto rimandare la sua impresa e si è offerto come volontario per il recupero dei due “colleghi”. Entusiasmante il suo racconto, umile ma determinato lui nell’ammonire  i ragazzi : “State sempre attenti, affrontate la montagna, non per vantarvi di averlo fatto, ma per godere dello spettacolo unico e irripetibile che essa vi offre”.

Ancora per la “sezione ambiente” un riconoscimento a Soledad Nicolazzi, attrice e regista, che con 80 ore di interviste agli operai del marmo delle Alpi Apuane, ha messo in scena un monologo, “Marbleland” per denunciare lo sfruttamento della montagna,  raccontando con grande passione e professionalità un disastro ambientale di cui pochi parlano.

Ecco l’impresa dei nostri ragazzi… essere sul palco con queste persone.

Noi, con le nostre magliette bianche con, stampata sul petto, la bandierina bianca e rossa che serve per individuare i sentieri; noi, emozionati per una foto insieme a Simon Messner, figlio del grande Reinhold, che ha indossato la nostra T-shirt per l’occasione; noi, persone davvero normali, per una sera ci siamo sentiti protagonisti in un contesto di grande prestigio.

Il premio consegnato al dottor Eugenio Zamperone, presidente della sezione di Biella del C.A.I., che aveva avanzato la candidatura del nostro Istituto, consiste in una targa, dedicata al ”Q. Sella” e intitolata a Marcello Meroni: un esempio positivo per tanta gente di montagna, un ragazzo che ha lasciato il segno, tanto che i suoi amici da 12 anni a questa parte lo onorano con questa cerimonia.

Ma il premio vero sono  le emozioni di venerdì sera che non hanno prezzo e che conserveremo sempre nel cuore sperando di diventare adulti e persone migliori.

Professoressa Rita Repetto