DANTE A FUMETTI – UNA MOSTRA AL FORTE DI BARD

Dante Alighieri: incute ancora terrore il sommo poeta? Tra gli studenti, pronunciato il celebre nome, cala l’assoluto silenzio. Incombe un’angoscia profonda, provocata dal pensiero delle imminenti interrogazioni e verifiche. Il programma scolastico, infatti, richiede la conoscenza della vita, delle opere, dei sonetti, delle canzoni e delle poesie dello Stilnovista duecentesco… Potrebbe proprio sembrare la pena inflitta da Dante  a ogni studente pigro e indolente, che, nel girone dell’Inferno, sarà destinato all’ascolto delle sue parole per l’eternità. Una tortura.

Riconosciuta come grande classico, all’interno della vastissima produzione letteraria dantesca, è la Divina Commedia, opera che ha reso maestosa la letteratura italiana e rielaborato la cultura medievale. Insomma un capolavoro che rimane, nonostante l’arcaico periodo di composizione, radicato nel presente, riuscendo a parlarci in modo profetico e filosofico anche del futuro.

Lo stile della scrittura varia durante la narrazione, a partire da quello prevalentemente elegiaco nel torrido e peccaminoso Inferno, per proseguire con quello comico durante il cammino di purificazione nel Purgatorio, fino al raggiungimento del mistico e purissimo Paradiso, accompagnato dall’alto registro della tragedia. Si tratta di un itinerario didascalico-allegorico che si snoda e protrae nelle 3 cantiche, per un totale di 100 lunghi canti.

Ma se la diritta via della Divina Commedia fosse raccontata attraverso i fumetti?

Per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante, allestita dal 25 settembre al 30 gennaio 2022 al Forte di Bard, una mostra ha reso possibile l’espressione del poema attraverso oltre 100 opere di importanti illustratori e fumettisti, autori nazionali e internazionali… Percorrendo la galleria, i personaggi in vignetta sembravano animarsi, saltando man mano fuori dal foglio. Prendevano vita e ci accompagnavano (insieme a Virgilio ovviamente) durante la intrigante  visita della mostra. Umoristicamente, il personaggio di Dante assumeva diverse sembianze secondo la visione dei diversi fumettisti.

 Bonvi, creatore del diabolico Cattivik, trasforma Dante in un poeta dilettante fallito, un povero vecchietto pensionato in ciabatte, veste da camera e cappuccio da notte, rinchiuso in una casa di riposo. Caratteristica molto rilevante è il suo modo di fare logorroico, in particolare per la ripetizione dei suoi versi poetici, tanto da essere cacciato via dalla casa dei vecchietti. Cattivik, il “Viriglio” del fumetto, è un ladro in calzamaglia nera, sempre impegnato nei suoi crimini. Anche il modo di parlare è tutto suo, in quanto caratterizzato dal troncamento dell’ultima lettera della parola che sta pronunciando. Cattivik è una malefica macchia di inchiostro, ma poco importa cosa sia esattamente, l’importante è che sporchi molto e faccia tanti danni!

Abbiamo anche potuto conoscere il diavolo più simpatico del fumetto italiano.  Grazie a Sandro Dossi, creatore di personaggi indimenticabili come Gatto Felix, Braccio di Ferro, nasce Geppo che accompagna il sommo Alighieri, in Inferno 2000. Geppo entra in azione quando Satana contesta che la maggior parte della popolazione ignori l’Inferno e che si sta verificando uno spopolamento dei gironi. E’ necessario pertanto pubblicizzarlo come un tempo aveva fatto la Divina Commedia. Sarà compito di Geppo chiamare al rapporto Dante per salvare l’Inferno!

Il viaggio all’inferno continua con Godzilla, caratterizzato da grafiche complesse e modernissime, prodotto originario nipponico e introdotto negli USA da James Stokoe. Godzilla, un gigantesco lucertolone radioattivo viene precipitato negli inferi, dove, incontra, tra un girone e l’altro, i suoi nemici più famosi e pericolosi.

Ancora l’Inferno di Emilio Guazzone, presentato come un graphic poem che propone sagome disegnate in tratto morbido e volume soffice, le quali dimostrano l’attaccamento affettivo del fumettista all’opera. Riportata anche la storia dell’amore proibito di Paolo e Francesca nelle sue vignette…

Infine, sono esposte anche le tavole originali di Guido Martina e Angelo Bioletto, della celebre edizione di Topolino all’Inferno in assoluto la prima parodia Disney in Italia. Il Topolino-Dante, accompagnato da Pippo- Virgilio, incontra i classici personaggi Disney.

Se la raffigurazione figurale e caratteriale del poeta assume diverse interpretazioni nei diversi fumetti, Dante rimane sempre e comunque follemente innamorato della divina Beatrice, la sua donna angelo, fissa nei suoi pensieri, ansiosa dell’arrivo del poeta in Paradiso; o almeno è così che Dante spera.  Ricordiamo che “nessuna opera è immortale se dietro non ci sono gli occhi di una donna”.       – Roberto Benigni

Anna Galasso, III F LSSAM