Il Ping Pong da vari punti di vista


Ciao, sono Gabriele, un giocatore di ping pong agonistico da 2 anni, questo è il mio primo articolo e oggi voglio parlare di un’esperienza che ho vissuto dal 4 all’11 dicembre del 2022. 

Vi voglio raccontare di alcuni eventi che si sono tenuti qui a Biella al PalaPajetta, vecchio palazzetto dello sport, in cui ci sono stati vari tornei sia di basso che di alto livello di giocatori, organizzati dalla FITET (Federazione Italiana Tennis Tavolo), in questo caso FITET Piemonte e da TT Biella (Tennis tavolo Biella), nonché la mia squadra. 


Voi potreste dire: “cosa ci importa del ping pong, a noi importa solo del calcio, del basket…” 

Tranquilli, non voglio parlarvi del ping pong per spiegarvi come si gioca, regole o convincervi a venire a giocare; voglio solo narrarvi di una esperienza che nella vostra vita potrebbe forse mai capitarvi. Mi piacerebbe, insomma, illustrarvi alcuni dei tanti punti di vista, che ci sono in questo sport.  

Ma prima visto che sono arrivato a citare la parola sport, vorrei capire quante persone ci siano ancora che pensano che il ping pong non sia uno sport. 

Il ping pong è un vero e proprio sport, perché ci si muove con tutto il corpo, bisogna usare molto, ma molto bene il cervello, per capire come gioca l’avversario, inventare strategie, per vincere la partita. 


In quella bellissima settimana di dicembre, ci sono stati diversi tipi di tornei: 

Domenica 4 dicembre, il Torneo regionale Piemontese Grand Prix, per ragazzi e ragazze dall’under 9 all’under 19 sotto la 4° categoria (le categorie sono determinate dai punti che ogni giocatore possiede vincendo le partite degli altri tornei, la più bassa è la 6° fino ad arrivare alla 1° categoria), di cui faccio parte io, ma di questo ne parlerò dopo. 

Lunedì 5 dicembre, il Torneo Promozionale, con il coinvolgimento delle scuole del Comune di Biella. 

Martedì 6 dicembre, le Qualificazioni ai Campionati Europei del 2023, squadre maschili, Italia- Repubblica Ceca. 

Mercoledì 7 dicembre, l’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup, per ragazzi e ragazze di 12 anni, da alcune diverse parti del mondo, si sono svolte le gare a squadre e round robin gare individuali. 

Giovedì 8 dicembre, l’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup, per ragazzi e ragazze di 12 anni, da diverse parti del mondo, si sono svolte le gare individuali e la continuazione di quelle a squadre, in cui io ho arbitrato e sono diventato per questa settimana staff FITET. 

Venerdì 9 dicembre, la Giornata Rosa – 1° Memorial Elvira Gattulli, per sole ragazze di 5° e 4° categoria (qui le categorie partono dalla 5° fino alla 1°). 

Sabato 10 dicembre, si sono svolti due tipi di tornei diversi, Giornate Rosa – 1° Memorial Elvira Gattulli, per sole ragazze di 3° categoria e 1° torneo nazionale maschile, per soli ragazzi di 3° categoria. 

Domenica 11 dicembre, si sono svolti due tipi di tornei diversi, Torneo Assoluto, per sole ragazze e Torneo Assoluto, per soli ragazzi. 


Qui sotto trovate un elenco, non completo, di chi come me ha giocato e arbitrato ai diversi tornei e che condividono la passione per il tennis tavolo:

  • durante la settimana, ho giocato al Torneo regionale Piemontese Grand Prix e arbitrato all’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup. 
  • Torrero Stefano ha giocato al Torneo regionale Piemontese Grand Prix e ha arbitrato all’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup. 
  • Motta Lodovica ha giocato al Torneo regionale Piemontese Grand Prix, al 1° Memorial Elvira Gattulli di 5° categoria e ha arbitrato all’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup. 
  • Prola Federica ha giocato al Torneo regionale Piemontese Grand Prix, al 1° Memorial Elvira Gattulli di 5° categoria e ha arbitrato all’International Transalpine Trophy – Mediterranean Cup. 
  • Cagna Simone ha giocato al 1° torneo nazionale maschile di 3° categoria. 
  • Carmona Vincenzo ha giocato al al 1° torneo nazionale maschile di 3° categoria. 
  • Gamba Francesco ha giocato al 1° torneo nazionale maschile di 3° categoria, troverete anche un piccolo articolo con un’intervista scritta, sempre sul sito della scuola. 



Ed ora, dopo questa lunga introduzione, entriamo nel vivo della discussione. 

Come vi ho fatto notare prima, io ho sia giocato ad uno di questi tornei, che arbitrato in un altro di questi, ma non ho solo fatto quello, ho anche segnato i punti online, tramite una postazione spaventosa, per il loro canale ufficiale YouTube ed infine fatto da supporto morale agli arbitri ufficiali che il giorno successivo segnavano i punti con i tablet, sempre per il canale ufficiale YouTube. 

Gioco da due anni agonisticamente e quindi giocare a quel torneo di domenica non mi spaventava più di tanto, anche perché essendo in casa ho giocato più tranquillo e anche molto meglio, di fatti ho vinto la prima partita in questo genere di torneo di quest’anno. 

Il tennis tavolo è diverso dagli altri sport, c’è un fair play spettacolare, mi spiego meglio: magari negli altri sport si hanno più scontri e si è un po’ più litigiosi, mentre nel nostro siamo tutti amici, ci facciamo da coach tra società diverse, quindi anche se si perde ormai ho imparato che non bisogna mai piangersi addosso. 

Mentre da arbitro che dire… è stata un’esperienza emozionante, perché all’inizio, trattandosi di un torneo internazionale, avevamo paura di sbagliare cosa dire e che non ci capissero, dal lancio della moneta in poi (che in realtà era un pezzo di cartone colorato diverso nelle due facce… ma non ditelo a nessuno!); quando abbiamo iniziato poi è stato tutto in discesa, e ci hanno fatto molti complimenti sia gli arbitri FITET, che i giocatori e i loro tecnici, noi ovviamente abbiamo ricambiato o in inglese o in italiano o in francese. 

Mentre come vi dicevo prima un’altra parte interessante è stata quella del segnare i punti online e del supporto morale agli arbitri: lo staff aveva una postazione strabiliante e anche molto costosa di energia, c’erano quattro videocamere che trasmettevano sul canale YouTube i primi quattro tavoli, io dovevo segnare i punti e i set sul pc guardando la rispettiva partita nel campo di gioco!

Per concludere quello che vi consiglio è di fare lo sport che volete ma rispettando sempre gli altri, divertendovi, vincendo quando capita, ma soprattutto… non mollando mai! 


Carisio Gabriele, 3°A CMB.CM